Francesca: racconto n.324
Data: 19/09/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
324 – Pochi minuti
Francesca è davanti alla porta dell’ascensore, come tutte le sere, come tutti i giorni, come tutti i mesi da quando sta con Stefano e pensare che, quando è andata ad abitare da lui in quella casa, la sua idea era di non fermarsi da lui ma tornare alla sua casa abitata soltanto da Rebecca. Si è ricordata di una discussione avuta con le colleghe d’ufficio che le avevano detto “Durerà poco, vedrai, è solo una situazione momentanea” ed invece ….. Nel fare questi pensieri e ricordare le colleghe l’ascensore è salito e si è illuminato il segnale del terzo piano e subito dopo il quarto. Lei non vedeva il momento di arrivare e si diceva “Dai, sbrigati! Adesso arriva” Francesca aveva calcolato che quell’attesa durante la salita durava pochi minuti ed esattamente cinque minuti per arrivare al piano. La alita è lenta perché l’ascensore è vecchio come la casa ma è bello. Da quando lei abita lì non ha visto persone giovani ed ha dedotto essere la persona più giovane del palazzo, poi in un flash pensa che sta sbagliando perché c’è un uomo che abita al piano di sopra e che si è trasferito da pochissimo, forse neanche due mesi. Quella persona è un bell’uomo, vive da solo e ne ha dedotto che non è sposato avendone conferma poiché ha guardato la sua mano sinistra e non ha visto la fede al dito. Francesca sapeva che nella maggioranza dei casi, chi non ha la fede al dito non è sposato e in qualche situazione ne ha anche approfittato però ha sempre seguito il consiglio ...
... della sua amica Bianca che diceva e raccomandava fortemente di non andare mai con gli uomini sposati poiché solitamente creano guai. Lei ogni volta che vedeva quell’uomo non sposato restava affascinata dal suo buon profumo che emanava e restava in ascensore anche in sua assenza. Tutte le volte che lo ha visto si è chiesta chi fosse e cosa facesse nella vita di tutti i giorni notando anche il suo costante vestire elegantemente con grande gusto. Si è anche chiesta quale lavoro facesse. Quando ha letto il display segna piano l’interesse per l’uomo è dimenticato e quando riprende a pensarci l’interesse è scaduto forse perché in fondo non le è interessato veramente non dovendolo presentare a nessuno ma tenerlo segreto solo per se stessa. La cabina è salita ed in pochi minuti, che per altri sono eterni, Francesca è arrivata casa come sempre. Quel giorno lei è stanchissima ed ha già deciso di non uscire per incontrare amici nei vari locali notturni, anche se Stefano dovesse insistere. Nell’aprire e chiudere le porte dell’ascensore sovrappensiero già sta visualizzando la vasca da bagno ma inaspettatamente, quando la serratura sta per scattare, una mano la risveglia dai suoi pensieri e la ferma, istantaneamente pensa “Chi è il rompiballe di turno?!” nella speranza che sia solo uno degli altri inquilini che, pur simpatici, in quel momento le diano solo un cordiale e simpatico saluto. Invece ha sentito dire con un tono di voce unico ed affascinante come mai lei si sarebbe aspettata “Sta ...