1. La caduta di Serena - Capitolo 7


    Data: 19/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: subbywife, Fonte: xHamster

    ... foglietto, che ripiegò, e tenne per sé. Poi si rivolse a lei.
    
    “Puttana, si torna al mio negozio. Cammina davanti a me, sola.” Comandò. Un ordine semplice. Eppure, Serena si ritrovò con il cuore in gola… Erano due minuti di cammino, nulla più, ma ora si rendeva conto di una cosa, e se ne rendeva conto drammaticamente. Farla camminare sola, l’avrebbe esposta a tal punto da farle desiderare che lui le stesse accanto… Come con Gianni… Serena era stata umiliata davanti a lui, ma era la presenza di Marco che limitava l’agire dell’altro…
    
    “Non è chiaro quello che devi fare?” chiese ancora Marco, spazientito.
    
    Ubbidienza. Al di là di pensieri e tristi considerazioni. Cominciò a indirizzarsi verso il negozio, testa ben eretta e viso serio, a voler almeno simulare un contegno che, tra scollatura e capezzoli così visibili attraverso il tessuto, non poteva pretendere.
    
    Serena avvertiva la presenza di Marco, poco più indietro, ma ancor di più, sentiva le occhiate, più prolungate ed esplicite, adesso che appariva come una donna sola. Un gruppetto di quattro ragazzi sui diciannove anni che stava incrociando lungo la via non nascose i sorrisi sguaiati mentre la fissavano… né si preoccupò di abbassare la voce per commentare… “Tettona”, l’ovvia parola fiorita sulle loro bocche…
    
    Accusava i colpi… silenziosa, seria… guardando tutti e non guardando nessuno allo stesso tempo. Doveva solo sbrigarsi… Mancava poco al negozio, trenta metri… venti…
    
    “Signora?” si sentì chiamare da ...
    ... dietro. Lei si gelò. Non ebbe il tempo di voltarsi, visto che fu raggiunta al volo dal proprietario della voce… e dai suoi amici.
    
    Erano i quattro ragazzini che aveva incrociato poco prima. D’istinto, cercò Marco tra la gente. Era poco lontano, braccia incrociate sul petto, che guardava nella sua direzione, fermo.
    
    Serena non capiva. Cosa volevano? Si sentiva in ansia… aveva visto i loro sguardi poco prima, e sentito i commenti… esposta a quel modo, si sentiva vulnerabile. Anche se i ragazzi non sembravano ora baldanzosi, ma imbarazzati… perplessi… pur passando e ripassando gli occhi sulle sue grazie.
    
    “Sì… cosa… cosa volete?” chiese, il respiro accellerato.
    
    “ehm…” iniziò quello che aveva davanti a sé “un signore ci ha detto di fermarla e…” continuò impacciato mentre alzò a livello sguardo un foglietto… lo stesso che aveva visto nelle mani di Marco qualche minuto prima.
    
    Serena lo riconobbe subito. E l’ansia crebbe.
    
    “Quindi…?” chiese rossa in volto.
    
    “… ci ha detto di fermarla e di rivolgerle queste tre domande… lei ci deve rispondere e noi gli diremo cosa ci ha detto…” disse d’un fiato il ragazzo.
    
    Lei non riusciva a crederci. Alzò lo sguardo verso Marco, furiosa, come pure implorante… E lui stava là, stessa posizione, in attesa, ad osservare lei e i quattro ragazzi che a semicerchio le stavano attorno. Lo sguardo di Marco sembrava trasmetterle anche il futuro prossimo, se non avesse obbedito… Lei. E i quattro ragazzi… La rendeva quasi isterica la precisione ...
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