La caduta di Serena - Capitolo 7
Data: 19/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife, Fonte: xHamster
Capitolo 7.
Sonia li stava guidando verso gli articoli richiesti, e Marco non poteva evitare di pensare che l’atteggiamento della ragazzina l’aveva comunque sorpreso… non avrebbe detto nascondesse una vena sadica, a prima vista. Mora, minuta, una ventina d’anni… sul metro e cinquantacinque, fisico snello, vestita di un jeans e una semplice maglia abbondante, dava più l’impressione dell’annoiata da tutto, che… che della… curiosa… ecco, quello era il termine.
Eppure, tant’era, e non guastava, visto quello che aveva in mente… Con la coda dell’occhio intanto sorvegliava Serena, il suo seguirlo passo passo, a capo chino… “Bene” pensò “si piega, ma fa di tutto per non spezzarsi e rialzarsi… ma la renderò devota al mio cazzo… piano piano…”
Serena dal canto suo, era frastornata. Si era svegliata convinta dovesse essere un giorno come tanti, e si ritrovava nelle mani di un uomo che stava adesso scegliendo una ciotola per cani… sul cui utilizzo non c’erano dubbi… Era stata legata, scopata, ridotta a implorare per godere, spogliata e totalmente sottomessa… Poi il guinzaglio, la catena…
C’era poi il tocco da maestro di Marco, agire sulle sue voglie represse per far cadere ogni volta le minime difese che poteva opporre… Infatti, nonostante si andasse oltre la definizione di umiliazione, Marco la rendeva anche estremamente e costantemente eccitata, seppur contro la sua volontà, ma era un fatto che camminasse con un lago tra le cosce.
Adesso seguiva Marco e la stronzetta ...
... verso la cassa, conscia del fatto che uscita dal negozio, le sarebbe toccata l’ennesimo passeggiata pubblica a seno quasi scoperto… Marco non le aveva ancora lasciato un secondo per riprendersi… la martellava di continuo… fisicamente, mentalmente… una morsa, una gabbia attorno a lei che sentiva stringersi sempre più…
Quanto meno, lo spettacolo davanti a Sonia era finito, e magari, non l’avrebbe nemmeno più incontrata…
Sbagliava a non pensare all’assenza di limiti di sadismo dell’uomo.
Giunti alla cassa, Marco pagò i vari articoli, vale a dire il collare, il guinzaglio e in più due ciotole, sceltae davanti agli occhi di Serena, che si era vista tutto il dialogo intercorso tra Marco e Sonia riguardante la grandezza giusta dell’oggetto, svoltosi come se lei non ci fosse.
L’uomo aveva appena riposto il portafoglio, quando si rivolse nuovamente a Sonia.
“Spero non abbiamo recato troppo disturbo, signorina…” disse cordialmente.
“No… nessun disturbo” disse Sonia, poi a voce più bassa, deviando lo sguardo, aggiunse “anzi… è stato… interessante”
Serena l’avrebbe presa a sberla lì sul posto… si era divertita, la stronza… si trattenne… ormai erano quasi fuori, doveva imporsi… ubbidienza.
Marco però non aveva finito.
“Interessante dice? Bene, perché avrei una richiesta in particolare…” proseguì lui, serio.
“Mi dica pure, sono qui per servirla.” Sonia lo disse in tono quasi fremente.
“Potrebbe capitare più avanti che qualche impegno mi occupi la giornata, a me ...