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Il super attico delle puttane: wild party
Data: 03/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... a fianco del tavolo. Un caminetto faceva mostra di sé. Durante i mesi freddi accenderlo doveva creare un ambiente ancora più erotico. Ma questo non era nulla. La sala dava direttamente accesso all’immensa terrazza che sovrastava l’edificio. Tendaggi, mobili di teak. Nulla era lasciato al caso. Dal parapetto si godeva una visuale tutto intorno. Nessun poteva scorgerci lassù. Nessuno ci avrebbe visti. Un grande tavolo era apparecchiato. Prendemmo posto. C’era il padrone di casa e due suoi amici. Un ragazzo giovane e riccio e un altro con i capelli rasati e un corpo tonico da sportivo. Poi c’erano tre coppie. L e P che erano già lì e i due che avevamo incrociato nell’ascensore. Prendemmo tutti posto. Avevo alla mia sinistra Akira e alla mia destra la sconosciuta. Il vino fu versato, brindammo e iniziammo il nostro aperitivo nel buon umore. Come avevo ottenuto il privilegio di essere invitato in quel luogo da favola? Come e chi aveva condotto la mia amica lì in mezzo ad affascinanti sconosciuti? Conoscevo e frequentavo da tempo L e P. Li avevo sempre trovati dei ragazzi fantastici. Lui era alto, gentile e con un sorriso buono che mostrava la sua anima. Era sorta una amicizia complice fra noi. L…. L mi faceva impazzire. I suoi occhi azzurri mandavano lampi. La sua dolcezza e la sua educazione seducevano tanto quanto il suo lato trasgressivo che contrastava in modo così stordente. Li avevo incontrati più volte: come singolo, con la mia carissima amica Messalina, e durante una ...
... festicciola che avevo organizzato invitando una seconda coppia per giocare in cinque. Ho un bellissimo rapporto con loro. Intimo e rispettoso. La serata era nata in modo assai diversa da come si sarebbe poi svolta. Mi disse che ero invitato a casa di un loro amico e che lei avrebbe voluto provare l’esperienza di una gang, sola con diversi uomini di cui avrei avuto il privilegio di fare parte. Mi promise anche una certa parte che finora mi aveva ritrosamente negato…e che bramavo di possedere, penetrare e dilatare. Poi mi avvisò che le cose erano cambiate e che ci sarebbe stata una seconda coppia. Infine, proprio la vigilia, mi chiamò Akira, sempre all’ultimo come era sua abitudine! Mi chiese se avrei fatto qualcosa quel sabato sera. Le dissi della festa e subito chiesi il permesso di portare anche lei. Mandai qualche foto di Akira stessa e come avevo immaginato il permesso ci fu prontamente accordato. Il corpo esile di Akira, i suoi occhi maliziosi pieni di voglia di vivere non passavano certo inosservati! Una donna in questo mondo ha sempre tutte le porte aperte, come è normale che sia. Se poi è bella e disinvolta come lo è lei, le porte sono addirittura spalancate! Eravamo in nove. La tensione erotica sotterranea saliva lentamente. Faceva caldo ma la brezza rendeva l’ambiente estremamente piacevole. Il padrone di casa e i suoi amici si allontanarono dal tavolo. Io continuavo a sbirciare sfacciatamente le cosce della bella sconosciuta al mio fianco. Il pensiero che di lì a ...