1. UNA SCOLARA SPECIALE – UNA GIORNATA DI FERIE – 5


    Data: 16/09/2022, Categorie: Etero Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu

    ... culo imitando quello che del resto stava facendo lui. Quando le mie dita gli accarezzarono il culo, lo sentii fremere e cominciai a fargli sentire i miei polpastrelli che premevano come ad entrare. Giocai con la lingua sulle sue palle, prendendole alternativamente in bocca per poi ricominciare tutto da capo. Sentivo la tensione salire e quando la sua lingua toccò la rosellina del mio culo, mi bloccai dalla sorpresa. Mi fermai per cercare di comprendere appieno l’esaltante eccitazione che mi dava quel tocco, cercando di assaporare appieno la sensazione incredibile di quel momento dovuto alla mia arrendevole sudditanza. Scoprii in quel istante la gioia che mi dava assecondare il mio corpo al suo piacere sentendolo rovistare dentro il mio intestino con le sue dita impertinenti. La sua lingua riprese a vellicarmi la fica per tutta la lunghezza per poi fermarsi a solleticare con le labbra la clitoride che sentivo dolorosamente gonfia, poi il lampo bianco cui anelavo irruppe quasi inaspettato nuovamente nella mia testa a sconvolgermi. Cominciai a tremare non più padrona del mio corpo che esplodeva nella gioia incontenibile di quell’eccitamento parossistico. Sì, stavo godendo. Stavo godendo fino a starne male. Non riuscivo più a governare nessun muscolo e sperai che Johnny potesse farmi prolungare all’infinito quello stato. Sperai che il mio folle pensiero, come una muta supplica gli arrivasse e rompendo gli indugi mi facesse assaporare finalmente il significato di cosa ...
    ... volesse dire essere chiavata. Ascoltai le mie grida penetrarmi nelle orecchie con un suono reso ovattato da quel magnifico turbamento. Nuovamente quel senso di fame d’aria mi ghermì e cominciai a rantolare respirando rumorosamente. La mia dolce agonia mi apparve lunga, ma non abbastanza perché pian piano scemò e tornai nuovamente alla realtà con la sensazione di qualcosa d’incompiuto. Sentii che dovevo restituire a Johnny la gioia che mi aveva dato e mi appropriai nuovamente con la bocca del suo scettro e cominciai a pomparlo con le gote, quasi ad aspirargli fuori l’anima. Sentii Johnny muoversi nuovamente e ora avevo le sue dita intrecciate affondate nel mio culo e le roteava, mentre alternativamente le faceva entrare ed uscire rovistando nelle mie viscere Andai avanti fino ad avvertire l’indolenzimento delle mascelle. Ora avvertivo i movimenti del suo corpo che si facevano più accentuati e accelerati e quando cominciai ad avvertire il suo irrigidimento e gli impulsi che si irradiavano dal suo cazzo lo imitai, violando veloce a mia volta il suo culo con un dito, facendolo roteare al suo interno. Fu in quell’attimo che mi sentii invadere la bocca dai suoi getti che in rapida successione mi portarono quasi a soffocarei. Quando quella marea incontenibile di sborra mi tracimò bruciante dal naso dovetti arrendermi e fui costretta a deglutirla tossendo. Fu una sorpresa scoprire il suo intrigante sapore salatino, prima di concludere con qualche colpo di tosse. Mi sentivo tutta ...
«12...789...12»