1. La caduta di Serena - Capitolo 0


    Data: 10/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: subbywife, Fonte: xHamster

    ... prometteva nulla di buono, mentre si avvicina di nuovo a lei… e Serena si pentì subito di quello sfogo, lo comprese, pur cercando di reggere lo sguardo di lui.
    
    Il sospiro di Marco, prima di parlare, era eloquente… era quello di chi ha tentato di avere pazienza con la stupidella di turno, ma che scopre che è un metodo che non funziona…
    
    “Vedi, puttana” iniziò, mentre si fregava le mani una con l’altra “quello che non sopporto, sono le intemperanze, e questo già dovresti saperlo… specialmente da una troia che ha appena goduto come una pazza, e poi tenta di fare la santarellina…”
    
    “Non… tu! Tu mi porti al limite, solo per farmi apparire come…” continuò lei, ed impercettibilmente però si ritraeva… Marco incombeva su di lei…
    
    “Al limite? Ancora non hai visto nulla… ad esempio, non sai quanto mi piacciano le tette rosse…” disse lui, gli occhi che si stringevano in due fessure…
    
    “Che… che vuol dire?” chiese lei, guardandosi il seno un attimo… quando capì, era tardi.
    
    Marco salì sul letto, e rapido, la stese, mettendosi a cavalcioni su di lei, le braccia della donna bloccate dalle sue ginocchia. Serena, già sfinita, fece qualche tentativo per liberarsi, ma era decisamente intrappolata.
    
    “Fermo Marco, ti prego, ti scongiuro!! Ti chiedo scusa!!! Mio marito sarà qui tra non molto e ahiiiaaaaaaa!!!” la sberla, secca, fortissima, arrossò immediatamente il seno destro. Serena sentiva il fuoco dov’era stata colpita… non aveva nulla a che fare con i colpi presi nel ...
    ... negozio…
    
    “bastaahhhiiaa!!!” urlò ancora, altro colpo, violento, sul seno sinistro.
    
    Serena piangeva adesso apertamente, mentre i colpi diventavano cinque, sei… nove… dieci… e le tettone, sotto l’occhio attento di lui, mostravano il rossore che ricercava…
    
    “Le mani mi prudono ancora puttana, hai per caso qualcos’altro da aggiungere?” chiese lui.
    
    “no… no… ti prego… fa male…” singhiozzò lei.
    
    “Cosa sei?” chiese Marco, fregandosi ancora le mani
    
    “La… la tua puttana.” Rispose veloce Serena, ad occhi chiusi.
    
    “Bene, puttana. Adesso provvediamo a vestirti, visto che l’imbecille arriverà tra poco. Alzati.” Disse lui, spostandosi dal corpo di Serena e scendendo dal letto.
    
    Serena rimase un momento distesa, poi si rese conto di non poter tardare, se non voleva essere trovata da Stefano completamente nuda con un altro uomo… aveva solo un’urgenza… e non c’era più tempo…
    
    Si rialzò, e una volta giù dal letto, si rivolse a Marco.
    
    “Io… dovrei… andare in bagno.” Bisbigliò.
    
    L’uomo si era già rimesso scarpe e pantaloni. Gli bastò voltarsi e guardare il bel seno di lei arrossato.
    
    Lei capì al volo. Mordendosi il labbro, a capo chino, si inginocchiò…
    
    “Posso per favore andare in bagno, Signore…” chiese mortificata.
    
    “ok, puttana. Ti ci accompagno io. A quattro zampe, subito.” Ordinò lui, che rimase a guardarla sospirare, ma, ovviamente, sottostare alla sua volontà. Già la possedeva, in più, in quella casa, stava una volta di più stabilendo l’estensione del suo potere su di ...
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