La caduta di Serena - Capitolo 0
Data: 10/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife, Fonte: xHamster
... dov’era. Un tocco al telecomando e Serena ebbe un moto di frustrazione… Aprì e chiuse la bocca due volte… il culo scrollato con forza, nel tentativo di ricreare il movimento del cilindretto… e infine cedette… “R-riaccendilo…” disse semplicemente, a denti stretti.
Marco sorrise, sentendo sotto la mano il tentativo di lei di spingersi verso il suo cazzo… la pazienza pagava, infatti, tenendola sempre sotto eccitazione, la vera tortura non era più l’accendere il cilindro, ma spegnerlo… La mente di lei… Marco gliela fotteva, con consumata maestria…
“Senti senti la mia puttana… ha bisogno di cazzo, o sbaglio…” chiese lui, schernendola.
Lei stringeva gli occhi, decisa a non dargli quell’ultima soddisfazione…
“Ahh… bastard-do!!” sibilò però d’improvviso. Marco accendeva e spegneva ora, velocemente, cavando dalla sua gola piccoli gemiti. E lui continuava, divertendosi a vederla combattere con sé stessa…
Acceso… spento… acceso… spento… mentre la teneva sempre in piena visione del suo cazzo…
Serena artigliava le coperte, ripeteva i suoi “no” all’infinito… ma si trovava nelle mani di chi sapeva come spezzare le sue resistenze…
Non urlò. Non offese. Non tentò la ricerca di pietà…
Semplicemente, aprì la bocca e con la punta della lingua trovò il membro di lui. Marco sorrise, mentre la guidava nel movimento… se lo fece lappare dalla base alla punta, sempre fermandola quando tentava di metterselo in bocca…
Frustrazione e voglia avevano il sopravvento… Serena ...
... cadeva… e cadeva…
“Cosa… cosa vuoi c-che faccia ancora…” chiese con un tono sia rabbioso che esasperato.
Marco le alzò il capo, tirandola per i capelli… “tante cose, tettona…” disse, obbligandola a spostarsi fino a quando Serena non si trovò con la faccia rivolta al suo pc… Poi fu lui a salire sul letto, e a posizionarsi dietro di lei… Due dita entrarono nella figa della donna, a recuperare il cilindro… lo facevano uscire, piano… per farle sentire ogni millimetro, per vederla una volta di più contorcersi con quel bel culo a cercare anche il minimo contatto, per cercare un orgasmo che la liberasse…
Una volta sfilato, lo appoggiò sulle coperte, mentre da dietro la riprendeva per i capelli… li tirava, di modo che la webcam del pc potesse inquadrarle perfettamente il viso e le tettone penzolanti…
“Dillo… dì che vuoi il mio cazzo nella figa…” disse lui, sfiorandole con il glande l’interno delle cosce…
“M-metti… mettilo… n-no… non… posso… posso più…” singhiozzava lei, in un delirio che le faceva ignorare dove si trovasse... la registrazione… e di chi fosse il cazzo che si strusciava contro di lei… doveva godere, ne aveva bisogno!
“Dillo, puttana…” le bisbigliava ancora lui, prendendolo in mano e passandoglielo sul taglio…
“Ca-zzo… metti… mettimi il c… cazzo nella figaaaaaaaaHHH ODDDDIOOOOOOO!!!” urlò, quando lui con una spinta glielo piantò tutto dentro, rimanendo poi immobile, mentre la sua puttana piantava le unghie nelle coperte, pronta a nuovi colpi, che però non ...