La caduta di Serena - Capitolo 0
Data: 10/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife, Fonte: xHamster
... l’aprì, e controllò l’esterno. Ambiente curato, con un gazebo in legno, con tanto di tavolo e sedie. Più in fondo, una sorta di rimessa per gli attrezzi. “Ottimo”, pensò Marco, richiudendo la porta.
“Proseguiamo puttana.” Le disse, attendendo fosse lei a fargli strada… c’era poco da fare, Marco ostentava freddezza, ma quelle tettone che oscillavano ad ogni passo della sua cagna, gli procuravano un’erezione da primato… “al tempo” si disse “tra poco…”, si ripeteva, imponendosi pazienza…
Dal salotto, un piccolo corridoio portava al bagno, decisamente carino, con tanto di doccia ampia, ma pure la vasca da bagno, splendente. Serena lo guidò poi ancora verso l’ingresso, alla base della scala… e li si fermò, a testa bassa. Non sapeva cosa doveva fare… a quattro zampe non poteva salire… e Marco apprezzò nuovamente quel suo attendere ordini… una puttana, certo, ma che un po alla volta imparava…
“Alzati, puttana. Per questa volta le farai in piedi. Abbiamo fretta, e tante cose su cui riflettere, prima che arrivi l’imbecille.”
Serena si rialzò piano, sentendosi ancora bruciare per le offese gratuite che il bastardo rivolgeva a suo marito… anche se… no. Era vero… non la scopava abbastanza da lungo tempo, e… magari… forse… se lo meritava e… no! No! Doveva stare attenta… il gioco di Marco, la sua trappola mentale… la voleva guidare a quel convincerla inconsciamente… no. Non poteva caderci.
Si incamminò lungo la scala, ben conscia dello spettacolo che offriva… C’era poi ...
... il cilindretto… spento, ma specialmente salendo faceva sentire netta la sua presenza… Per forza non ritrovava mai completamente lucidità, Marco la manteneva costantemente bagnata, costantemente tormentata…
E poi, quando lui decideva, la portava ad implorare… a farle fare e dire cose che provenivano direttamente dalla sua voglia… Un bastardo, un maledetto porco che sapeva sempre dove colpire… ed ora lo stava portando in visita nella sua casa… sua? Dio mio… lui avrebbe abusato anche di quella, avrebbe invaso ogni angolo dell’abitazione come stava facendo con il suo corpo e la sua mente…
Giunsero in cima alle scale, Serena si voltò solo un secondo verso Marco e, senza parlare, capì che doveva tornare nella sua posizione a quattro zampe. Proseguì quindi sottomessa verso un altro bagno, più piccolo, ma sempre ben curato. Marco l’osservò veloce… tutto faceva tesoro… e mentre lei si incamminava verso un’altra stanza, capiva anche cosa voleva tenere per ultima, quasi che potesse arrivare chissà cosa ad interrompere quell’umiliante tour… ma la lasciva fare, tanto la meta finale sarebbe giunta…
Ora un piccolo studiolo, arredato sobriamente, niente di speciale… molti libri, doveva essere una stanza che usava prevalentemente l’imbecille…
Serena era ferma al centro della stanza… serviva una spintarella a quanto pareva…
“Puttana, la camera da letto ora.” Sibilò lui.
Lei ebbe un piccolo sussulto, ma iniziò a muoversi, ben sapendo che nulla poteva evitare quell’ultima ...