Sei amiche in videochat – capitolo 7 di 9
Data: 07/09/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... sento la mia testa priva di peso, sono prossima a crollare a terra, ma al contempo potrei andare avanti così per tutto il giorno. Helga rideva dell’apertura del cuore di Cecilia. – Ma poi ti ha chiavata, ‘sto Marco? No, perché per qualche bacio… e leccata… – disse, ma non riuscì a celare nella sua voce quanto stava davvero provando dentro di sé. A quanto pareva, pensò con soddisfacente malignità Chiara, farsi sbattere contro un muro da cazzoni delle dimensioni di un mattarello non la soddisfaceva quanto voleva far credere, e quel senso di intimità e dolcezza che tutte agognavano sembrava essere piuttosto carente nella sua vita sessuale. ‘A quanto pare, sentire quella cagnetta in calore raccontare di quando si è fatta mio fratello non fa male solo a me’ pensò con gli occhi che le bruciavano ma le labbra che accennavano comunque un leggero rialzamento nei loro angoli. Cecilia era ormai talmente immersa nelle emozioni che il racconto le stava rievocando che sembrò non riconoscere la derisione nelle parole della rossa. – Sì! Ed è stato incredibile e dolcissimo! – commentò talmente stucchevole che a Chiara sembrò mancasse solo che le pupille assumessero la forma di due cuoricini. – Dopo avermi spinta contro il muro di nuovo e avermi baciata a lungo, l’ho accompagnato sul letto e lì mi ha presa… Beh, non subito. Prima mi ha spogliata e massaggiata con dolcezza, poi… Poi la voce della ragazza sulle montagne, con i fiori tra i capelli accarezzati dalla brezza, con i ghiacciai che ...
... brillavano alle sue spalle, iniziò a rompersi, gli occhi castani luccicare sempre più, i singulti interrompere il racconto e le mani salire al volto. Un attimo dopo la chat venne invasa dal pianto doloroso di Cecilia. Fu l’unico suono che fece vibrare le membrane degli altoparlanti delle altre cinque ragazze, ammutolite di fronte a quell’improvviso cambiamento. Solo dopo qualche istante, Beatrice pose la domanda con una dolcezza che sembrava quella di una madre alla figlia dolorante: – Cos’hai, Ceci? I gemiti di disperazione impedirono alla brunetta di rispondere per qualche lungo, penoso secondo, finché, le parole strozzate dall’emozione, implorò: – Voglio tornare a casa! Voglio essere ancora tra le braccia di Marco! – Posso capirti, piccola… – ammise a sua volta Beatrice, che sembrava che la stessa emozione stringesse il suo cuore, – posso capirti… Chiara ebbe un brivido che le sconvolse tutto il corpo. Per qualche motivo che lei stessa non comprese, poteva accettare che quella puttanella raccontasse di lei e suo fratello che si fottevano l’un l’altra con abbondanza di schizzi di sborra e bava sui loro inguini e suoi loro volti, le loro urla bestiali dovute al momento dell’orgasmo… avrebbe accettato anche sentire il racconto del corpo nudo di Cecilia accarezzato dalle mani di Marco, con lui che le diceva quanto fosse bella, dolce e desiderabile… Ma vedere una ragazza piangere perché lontana da suo fratello? no, quello era troppo doloroso, comprese con un nuovo attacco di ...