Sei amiche in videochat – capitolo 7 di 9
Data: 07/09/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
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Quel giorno, il quinto, furono le altre ragazze a trovare Chiara già collegata alla stanza che avevano usato per le loro videochat. Anna si limitò ad un saluto che suonava falso quanto una moneta da tre euro, mentre Helga non ci provò nemmeno, fingendo di non vedere affatto la biondina; in ogni caso, come con le altre, Chiara non avrebbe risposto al buongiorno. Beatrice, quando vide sullo schermo del proprio computer il viso infuriato dell’amica, non riuscì a impedire ad un moto di senso di colpa di adombrare i suoi lineamenti solitamente virati ad una leggera aria di strafottenza; pochi istanti dopo, sul monitor del tablet di Chiara apparve la notifica di un messaggio scritto privato, ma la ragazza non mosse un solo dito per leggere cosa riportasse. Per quanto la ragazza con i capelli tinti e la rossa fingessero di non dare peso al comportamento di Chiara, anche loro dovettero percepire l’astio che la bionda emanava e sembrava trasmettersi attraverso la rete e impregnare la videochat: Beatrice si chiuse in un colpevole silenzio, e così anche Arianna che, innervosita, si arrotolava le ciocche nere sulle dita, indecisa se restare online o cercare un’ambiente meno mesto. Era impossibile che la situazione potesse rimanere in quello stato molto a lungo, e infatti esplose quando infine l’ultima ragazza, Cecilia, apparve nel suo rettangolo di schermo, felice, ...
... con un paio di fiori di montagna tra i capelli castani, gli occhi che brillavano di felicità come i ghiacciai sulle cime delle montagne visibili alle sue spalle, un atteggiamento inusuale per la ragazza che sembrava vergognarsi anche di tossire. – Buongiorno a tutte! – salutò con calore, come un raggio di sole che fendesse le nubi di cupezza che adombravano la videochat. Dopo qualche istante, però, anche lei rimase allibita dal comportamento delle altre ragazze, più freddo del solito. – Cosa succede? – chiese, forse temendo fosse accaduto qualcosa alle sue amiche che lei non aveva ancora saputo. L’unica a rispondere fu Anna: – Oh, nulla che abbia importanza, credo. Piuttosto, per cercare di alzare un po’ il morale, ti ricordo che quest’oggi tocca a te la narrazione di tu-sai-cosa, nel caso tu ti trovi vicino a qualcuno che possa udire le nostre parole. – Oh, sì… – rispose la moretta, arrossendo e abbassando lo sguardo. – Mi ero già seduta ad una panchina appena fuori da Ollomont. Passa di tanto in tanto qualcuno che sta facendo escursionismo, ma non credo ci sia nessuno che possa sentirmi. – Molto bene, – continuò Anna, che si comportava come la presentatrice di un programma televisivo o radiofonico con le altre ragazze che assumevano il ruolo del pubblico e Cecilia quello di ospite che avrebbe rivelato i propri più sordidi e inconfessabili segreti. – spero che il tuo racconto sia più realistico di quelli sentiti ultimamente – aggiunse, come se il suo non fosse stato una balla ...