1. Io cuck (prima parte)


    Data: 28/08/2022, Categorie: Tradimenti Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... profonda e intensa.
    
    Lei aveva chiuso gli occhi e si era abbandonata al piacere che suo fratello le stava dando. Si era arpionata con le mani al bordo del tavolo, per evitare che le botte che lui le stava dando in mezzo alle gambe la facessero scivolare di lato e cadere per terra.
    
    Non faceva altro che ansimare e gridare al vento il suo piacere: “oddio, Luca… sììì… scopami… scopami… aaaahhhh… aaaaahhhh… aaaaahhh…”, mentre lui continuava a montarla in silenzio. Ogni tanto le borbottava qualche apprezzamento: “cazzo, Dani… che tette… che tette…”.
    
    Non staccai mai la mano dal mio cazzo, in quella che era ormai diventata una sega sfrenata. E quando pensai che non avrei retto ancora molto e che avrei rischiato di sborrare li, per terra, sentii la voce di mia moglie farsi sempre più forte. Conoscevo perfettamente quel crescere di volume; stava per godere, e non mancò di annunciarlo al mondo: “cazzo, Luca… oddio… vengo… vengo… Luca, vengo… siiii… aaaahhh… aaaaahhh…”.
    
    La vidi inarcare la schiena e lasciarsi attraversare il corpo da un orgasmo profondo e sconvolgente, mentre le sue urla erano accompagnate dalle parole di suo fratello: “godi, troia… godi… cazzo, godi che sei una troia pazzesca!!!”.
    
    “Siii… Luca, siiii…”.
    
    Mi si gelò il sangue nel vedere mia moglie che veniva nelle mani di suo fratello, che non aveva ancora smesso di spingerle dentro e fuori il cazzo dalla fica.
    
    Poi la scossa elettrica che aveva devastato il corpo della Dani se ne andò lentamente, ...
    ... e lei si abbandonò sul tavolo, con lo sguardo rivolto al soffitto e gli occhi ancora chiusi.
    
    Fu solo allora che il Luca si fermò. Si chinò su di lei e le sussurrò: “cazzo… mi fa impazzire sentirti godere…”.
    
    La voce di lei fu solo un soffio: “oddio… mi piace un casino farmi scopare da te…”.
    
    “Lo sento. Cazzo, sei fradicia. Mi hai bagnato tutto…”.
    
    “E allora dammi il mio sapore...”.
    
    Vidi mio cognato tirarsi su, uscire dal corpo di sua sorella e inginocchiarsi in mezzo alle sue gambe. Ci mise meno di un secondo per tuffarsi nella sua fica, dal pelo nero corvino, come i capelli. E ancora meno tempo servì alla sua lingua per infilarsi in profondità, dentro di lei, che prese a contorcersi mugolando: “mmmhhh… oddio, siii…”.
    
    Non avevo capito cosa voleva dire mia moglie quando aveva chiesto a suo fratello di farle sentire il suo sapore, ma lo capii quando lui si staccò dalla sua fica, si alzò e si sdraiò di nuovo su di lei, che assecondando una sincronia che, evidentemente, avevano già provato molte altre volte, aprì la bocca in attesa che lui le arrivasse sopra.
    
    E quando lui fu in posizione, con la sua bocca pochi centimetri sopra quella di lei, le sputò dritto in gola due fiotti di saliva. Poi, non contento, si lasciò cadere sulle sue labbra e le sbattè la lingua in bocca con tanta veemenza che il solo vederlo mi fece partire un brivido che mi attraversò tutto il corpo.
    
    Rimasi inebetito a guardarli, mentre limonavano intrecciandosi le lingue e scambiandosi ...
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