1. Nel cesso dell’autogrill


    Data: 28/08/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Sesso di Gruppo Voyeur Autore: Arte_mide, Fonte: RaccontiMilu

    ... troia, diventano quasi aggettivi simpatici. Ma sentirsi dire così mentre fai veramente la puttana ha tutto un’altro effetto.
    
    Mi ha spinta al peggio, mi ha creato un vero e proprio obiettivo
    
    . Mi ha aperto gli occhi quindi, ridendo, mi risiedo su di lui e inizio a scopare il suo cazzo, perché a scoparlo sono io, mi muovo veloce, le sue mani sulle tette e la mia lingua intrecciata alla sua, mi lecca tutta la bocca, poi passa al viso.
    
    Quando arriva a leccarmi il collo gli grido di continuare, lo prego quasi. Lui capisce e inizia a dirmi quello che volevo sentire.. con la sua voce bruta, cupa e grigia inizia ad insultarmi:’ sei una troia, una puttana!’ sussurra nel mio orecchio- ‘ti piace il mio cazzo? Le tue tette mi fanno impazzire e la tua figa da troia mi sta stringendo tutto il cazzo’ più parlava più sorridevo, ero contentissima. continuavo a muovermi avanti e indietro, il suo piccolo cazzo si faceva sentire bene nonostante la lunghezza.. andavo sempre più veloce e con una mano mi stuzzicavo, venni ancora ma rimanemmo così. lui dentro di me a respirare i nostri respiri, puzzava incredibilmente di sigaretta, era terribile, la barba corta era tutta piena di sudore, iniziai a leccargli il viso, richiamata dal suo corpo in tutti i modi, con una mano appoggiata sul suo petto e l’altra che gli spremeva le palle, erano grandissime, in confronto al cazzo.. erano pelose al punto giusto, non troppo, ma mantenevano un odore di piscio stantio che amavo odorare, intanto ...
    ... cresceva ancora lo stimolo, e frenai ogni inibizione e lasciai che il liquido uscisse, bagnai tutto, anche se era poco rispetto a prima.
    
    Lui mi guardava ridendo, una risata veramente da maniaco, non aveva neanche tutti i denti, ma per qualche strano motivo mi piaceva, mentre pisciavo, continuavo a baciarlo e lui continuava a toccarmi le tette, era tutto bellissimo, mi sentivo una vera puttana da strada… una troia Non mi diede neanche il tempo di riprendermi, faceva troppo caldo, iniziavo a sudare, così mi alzai, mi legai i capelli dietro la testa in una coda alta, ma comunque mi scendevano lungo la schiena nuda, la figa era completamente bagnata e così le gambe, se stringevo le cosce sentivo la sensazione densa dei miei umori tra le gambe..
    
    ‘sei una troia esagerata, ti devo sborrare ovunque, se potessi caccerei litri e litri di sborra per vederti tutta ricoperta, tutta bagnata’ una voce veramente rude, il sorriso da maniaco.. mi sentivo un fuoco dentro avvampare, volevo essere ricoperta dalla sua sborra, mi immaginavo in una vasca, lui che sborrava e io che mi lavavo.. era troppo allettante e seppure non potevo arrivare a tanto, avrei voluto comunque bere il suo succo caldo, così preso il giornale appallottolato da un lato, era tutto bagnato, bagnato di me.
    
    Mi inginocchiai e lo stesi bene a terra, aprii le gambe e si vedeva tutto, colava ancora qualche goccia dalle mie labbra … era superbo.
    
    Lui si sistemò sul cesso e io mi inginocchiai a suoi piedi, il cazzo era moscio, ...
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