Nel cesso dell’autogrill
Data: 28/08/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Sesso di Gruppo
Voyeur
Autore: Arte_mide, Fonte: RaccontiMilu
... con la mia saliva.
Continuo così mentre lui continua a leggere il giornale, la mano che prima stringeva il suo uccello ora è semplicemente appoggiata sulla mia gamba, per un secondo mi ha stretto, mentre spingevo la cappella sul mio clitoride, poi piano piano sale.
Mi sfiora lentamente la gamba, quasi con dolcezza, poi di scatto si fionda sulla mia figa bagnata e inizia a toccarmi quasi con violenza, è sublime, sento il rumore che creano i miei umori tra le sue dita veloci e respiro sempre più velocemente, il suo cazzo sempre tra le cosce.
Con una mano continuo a segargli il cazzo, a stringergli le palle, aprendo la mano nel modo giusto posso farlo contemporaneamente, palle e cazzo insieme’
Continuo velocemente, lo punto sempre alla figa e sento l’orgasmo che sale, inizio a gemere e lui continua velocemente a torturarmi, sono assolutamente in paradiso, gli occhi chiusi e la bocca aperta.. l’orgasmo sale sempre più velocemente e i gemiti diventano quasi urla.
Sono arrivata al limite, e come se lui lo capisse, butta il giornale a terra, mi ficca la mano di prima in bocca, me la passa su tutto il muso, mi fa sentire il mio odore e il mio sapore.
è sublime.
Possono entrare da un momento all’altro ed è sicuramente la cosa più eccitante che ho mai fatto in vita mia.
Mi sento così bene, una puttana, la parte di me che regola il pudore è chiaramente morta e sono ancora più felice per questo.
Vengo velocemente, e muovo sempre più freneticamente i fianchi, ...
... mentre i miei gemiti sono soffocati dalle sue dita che arrivano sempre più giù nella gola’ tutta la saliva mi cola dalle labbra e mi bagna il viso e lui me la spalma ovunque.
Sono estasiata, provo una marea di sensazioni diverse e tutte discordanti, ho paura e sono stupita di cosa sto facendo, mi faccio schifo e allo stesso tempo non sono mai stata più felice finora.
Quando mi riprendo dall’orgasmo mi alzo e mi giro, mi scosto i capelli tutti bagnati dal sudore da un lato, mi accovaccio su di lui e mi punto il cazzo alla figa, lentamente mi siedo, sento perfettamente quanto è corto ma anche quanto è largo, è una sensazione stranissima e nuova.
Pian piano anche il solito stimolo che cresce, caccio sempre acqua dopo essere venuta, non so come mai ma mi piace sentire questo liquido sulle mani.
Così impalata lui mi inizia a toccare le tette, mi alzo di botto, sento a malapena il suo cazzo che esce e mi porto le sue mani alla figa, le bagno per bene con i miei umori e me le porto alle tette, lui ha aperto la bocca stupito, poi si è assaggiato un dito e poi lo ha fatto provare a me e infine, ridendo, è tornato a toccarmi le tette. ‘sei una troia’ sussurra.
Sono impietrita, nessuno mi aveva mai chiamata così e istintivamente indietreggio con lo sguardo perplessa, ma in una frazione di secondo la perplessità nel mio sguardo si trasforma in gioia, è bello sentirselo dire, nel vero senso della parola.
Quando ti sfottono gli amici è come se perdesse importanza, stronza, ...