Nel cesso dell’autogrill
Data: 28/08/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Sesso di Gruppo
Voyeur
Autore: Arte_mide, Fonte: RaccontiMilu
... ma è largo.
La cappella che appare e scompare nella sua mano è strana, non so spiegare come ma è diversa dalle altre. Mi sorprendo a mordermi il labbro inferiore nascondendo un sorriso un po’ maligno, mille pensieri mi invadono, mille immagini mi affollano la mente, una peggio dell’altra.
Sono eccitata. Da morire.
Mi avvicino piano, mi appoggio all’uscio della porta e mi fermo, un piede dietro l’altro, mentre con un dito mi torturo l’unghia del pollice, sorridendo.
La sua mano continua ad andare su e giù sul suo cazzo, pollice e indice lo segano, le punte delle dita non si toccano tanto che è largo.
Mi avvicino, prendo tutto il coraggio che ho e nascondo la mia dignità in un cassetto della mia mente che uso molto spesso per queste occasioni.
Faccio un altro passo avanti, ma lui non si muove, sempre il giornale a nascondere la faccia, e sempre a segarsi l’uccello. Sono estasiata, eccitata e mille altre cose. Lo guardo con desiderio e lo voglio assolutamente, e so anche come.
Un cazzo così non è fatto per i soliti pompini e cose varie, merita di essere trattato come un raro strumento di piacere.
Avanzo ancora e chiudo la porta dietro di me, a chiave.
Mi abbasso le spalline della tuta e subito cade a terra, sul pavimento sporco e bagnato e con il piede la caccio indietro. Tolgo anche le mutande che fanno la stessa fine.
Ho solo le converse addosso. Lui ancora non guarda, la cosa un po’ mi infastidisce e un po’ mi eccita. Mi inginocchio, con le cosce ...
... sguaiatamente aperte davanti al cesso del bagno, davanti al suo uccello così bello.
Fermo la sua mano per guardarlo meglio, mi avvicino a lui, caccio la lingua da fuori e lo lecco dalle palle fino alla cappella in un’unica lenta leccata. Quando arrivo alla cappella la bacio, ridendo.
Lui continua ad ignorarmi. Ora mi infastidisce.
Così mi alzo, mi avvicino a lui, mi giro sollevando una gamba e poi mi siedo su di lui, tra il cazzo e la pancia, e lui mi facilita il compito slittando un po’ più giù. Ora la mia figa è attaccata al suo uccello.
Sento la sua forma su di me, è veramente largo, quanto tutto il mio pube..
Lo voglio assolutamente, sto ansimando.
Inizio a toccarmi, e sono bagnatissima, ho la figa aperta, pronta ad accogliere questa mazza che ho davanti. Ho la bocca aperta e il fiatone.
Con la mano ancora bagnata lo prendo e lo sego.. è veramente piccolo, me ne accorgo ancora di più ora, e allo stesso tempo è larghissimo. Ansimo sempre più rumorosamente, e sempre più veloce.
La voglia sale con l’eccitazione, così avvicino la mia figa e inizio a sfregarla con il suo cazzo, apro le mie labbra e lo accolgo, ho un labbro esterno molto lungo ed elastico, e lo avvolge quasi del tutto, è estasiante.
Il mio bacino si muove a ritmo e inizio a gemere, afferro il cazzo, scopro bene la cappella e la punto sul mio clitoride, poi inizio a muovere velocemente.. sempre più veloce e sempre più forte, ci giro intorno e premo sopra, allontano il cazzo e lo bagno ...