1. Paternità 1


    Data: 22/08/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... dolcemente, solo di tanto in tanto affondando con forza i colpi di penetrazione; dopo una lunga serie di orgasmi, mi strinse con forza e mi succhiò l’anima dall’asta attivando i muscoli interni; sentii l’orgasmo montarmi da dentro con violenza e cercai di avvertirla prima di esplodere in vagina; non mi degnò di una risposta e si strinse ancora più forte, nella frenesia di un orgasmo esplosivo che mi scaricò sul sesso e sul ventre.
    
    Mentre ci rilassavamo, le chiesi se si era resa conto che ero venuto dentro; si limitò a dirmi che non erano problemi miei; decisi di tacere e di lasciarla fare, come poi sarebbe stato per tutto il tempo che avremmo fatto l’amore, nei mesi che precedettero la discussione della tesi; di quella donna avevo solo capito che amava la sua libertà ed aveva una capacità di autodeterminazione da ammirare o da odiare, a seconda dei punti di vista.
    
    Fedele a quel suo modo di essere, subito dopo la sessione di tesi scomparve come d’incanto; rimasi stupito perché in uno degli ultimi incontri mi aveva parlato di un ritardo del ciclo che mi preoccupava alquanto per la possibilità che fosse rimasta incinta di me; con una risposta lapidaria, degna della sua filosofia di vita, mi disse che il problema del suo ciclo era solo suo e che mi facessi gli affari miei.
    
    Dalle chiacchiere pettegole del bar frequentato di solito da lei, seppi che Nicole si era trasferita a Ginevra, sua città di origine, e che non aveva lasciato indicazioni di reperibilità; esaurito il ...
    ... compito per cui si era spostata in Italia, non aveva più interesse a restarvi ed era ripartita; solo un’amica un poco più intima mi confidò che era andata via forse in stato interessante; di più non riuscii a strappare e mi rassegnai a fare il lavoro all’Università.
    
    Era passato ormai un anno dalla sua scomparsa e Nicole era finita sommersa sotto il coacervo delle ragazze venute a preparare con me la tesi di laurea; con alcune avevo avuto anche fulminanti incontri a letto; con una, di origini svedesi, avevo vissuto una breve storia d’amore risoltasi presto per la distanza abissale tra il mio ‘latinismo’ viscerale e possessivo contro il suo libertarismo, che spesso sfociava in libertinaggio.
    
    Fu il caso a mettermi di nuovo sulle tracce della mia passione italo svizzera; lo fece sotto forma di un bando di concorso con il quale si proponeva una sessione trimestrale di ‘lectura Dantis’ nella prestigiosa Università di Ginevra; un boccone assai ghiotto per chi, come me, aveva un conto in sospeso con Ginevra, o per lo meno con una ginevrina, e che aveva tutte le carte in regola per proporsi per quell’esperienza culturale senz’altro di alto livello.
    
    Fu lo stesso titolare di cattedra del quale ero assistente a sollecitarmi a fare domanda; era certo che l’esito positivo, largamente scontato, dell’esperienza avrebbe pesato molto sull’assegnazione, negli anni seguenti, della titolarità di cattedre; fu così che, dopo qualche settimana, sbarcavo all’Università di Ginevra alquanto ...
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