Ti ho portato un regalo
Data: 22/08/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Astri, Fonte: Annunci69
... sentivo uno stupido, mi era completamente svanita quella trepidazione nervosa che mi aveva accompagnato durante il viaggio d’andata. Tutto fini lì. Non ne parlai più con Doriana.
Trascorsero due o tre mesi e, con la scusa di nuovi servizi, ci fu l’occasione di un successivo incontro.
Una volta una ragazza mi disse che per noi maschi, quando ci facciamo una tipa, è come se fosse nostra per sempre, anche a distanza di tempo, anche se non c’è più stato nulla e tutto si è chiuso. Quando la rivediamo e capita l’occasione di poterci riprovare, lo facciamo. Penso che abbia ragione, nella nostra visione eternamente immatura se non infantile, una donna che abbiamo avuto è nostra, per sempre.
Fu forse per questo motivo, o forse per quella necessità intrinseca che mi obbliga a portare a termine le cose incompiute, o semplicemente per la mia condizione di maschio voglioso ed arrapato, che dopo il lavoro le proposi di berci un aperitivo.
Ci fermammo in un pub a bere un drink. Questa volta ebbi la sensazione che qualcosa era cambiato. Più tardi capii che l’aver ottenuto il divorzio, l’aver concluso una vicenda che probabilmente le aveva procurato ansie e dolori, l’aveva finalmente resa libera.
Usciti dal locale ci accomodammo su una panchina di un parchetto, le toccai ancora le mani cercando quell’intesa che mi avrebbe permesso di osare di più. Questa volta rispose con disponibilità e con coraggio mi avvicinai per darle un bacio. Lei si scostò appena, così da lasciare le ...
... labbra vicino alle mie, poggiate sulla guancia. L’avevo baciata delicatamente, facendole sentire l’umido delle labbra, in quel modo leggero che ti permette di sentire il calore del tuo stesso fiato, sentivo la fine ed invisibile peluria del viso e continuando a sfiorarle la pelle mi avvicinai alla bocca, ne lambii l’angolo e compresi che oramai era cosa fatta. Mi sistemai meglio sulla panchina per abbracciarla, le presi il viso con una mano in modo che non poté più sottrarsi e la baciai. Lei oppose un finto e flebile diniego, aprendo appena la bocca, ma una volta che vi introdussi la lingua la allargò, partecipando attivamente a quel bacio tanto atteso.
Ci furono altri incontri ed altri baci, tutti nel frammento di tempo che faticosamente trova spazio tra gli impegni di lavoro e quelli personali, senza alcuna possibilità di progredire in altro, in qualcosa di conclusivo, e forse di definitivo.
AMANTI
Baci rubati al tempo,
alla realtà, al dovere;
baci di primavera,
al vociare del sole;
baci verso il futuro
che rimangono fermi.
Lingue che si parlano
In lingue sconosciute.
Baci di panchine malferme,
Come zattere al largo
Nell’oceano della vita.
Ricordo un episodio in particolare: ci incontrammo fugacemente in una stazione metropolitana e infischiandoci completamente di tutto ciò che ci circondava, limonammo come due ragazzini. La bocca nella bocca e le lingue attorcigliate in una danza vertiginosa ed inebriante. Con i corpi attaccati l’uno ...