1. Scontro di opinioni


    Data: 30/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... lui, che dovette però masturbarsi perché l’assuefazione alla copula non gli consentiva più di raggiungere l’orgasmo in vagina, nell’ano o in bocca; le sparò sul viso una lunga e ricca eiaculazione; il maschio a quel punto si rivestì e, forse impressionato dalla situazione che aveva sentito minacciosa, sparì dalla porta.
    
    “Adesso dovrei chiederti di leccare lo sperma, ma te lo risparmio!”
    
    “Grazie, mia signora, ammiro la sua nobiltà d’animo; mi concede una copula, adesso?”
    
    “NO; sono toppo stanca; per stasera, mi basta; domani valuteremo se è il caso di farti accedere alla mia vagina, se ammetti di essere cuckold.”
    
    Se ne andò in bagno e sentii l’acqua della doccia scorrere; presi dal tavolo in sala le chiavi che lei aveva rubato e uscii in silenzio; lei non si avvide della mia scomparsa; quando rientrò in camera, mi cercò nello spazio breve del mini; provò a chiamare al telefonino, ma si vide respingere la chiamata; mi mandò mentalmente al diavolo e se ne andò a letto; era stanca e crollò; dormì fino alle dieci del giorno seguente; solo allora realizzò concretamene che me n’ero andato, non sapeva dove.
    
    Provò ancora inutilmente a chiamarmi al telefonino; chiamò anche il centralino dell’azienda, ma le risposero che ero fuori sede per qualche giorno; si preparò come sempre e decise di provare al bar dove qualcuno poteva avermi visto; uscì dall’appartamento e tirò dietro di se la porta che si chiuse; cercò le chiavi per dare le solite mandate, ma si accorse che ...
    ... non c’erano più; finalmente le venne il sospetto che l’avevo cacciata, dalla casa e dalla vita; in preda a un’ansia giustificata, si precipitò al bar di ritrovo e incontrò una ragazza che vi stazionava spesso; chiese di me.
    
    “L’ultima informazione che ho è che ieri sera alle undici era seduto a tavola con Iolanda, da ‘Amedeo’, il ristorante più chic della città; a detta di chi li ha visti, erano molto intimi; pare che abbiano passato la notte insieme, da lei.”
    
    Il cielo sembrava esserle caduto sulla testa; l’amica la vide impallidire e vacillare, la fece sedere e prese dal banco un bicchiere d’acqua che le offrì.
    
    “Che cosa ti succede? Non ti ho mai vista così!”
    
    “Sono un’imbecille che si è suicidata con le sue mani!”
    
    Finalmente prendeva coscienza di tutto quello che aveva buttato in una fogna con un atteggiamento decisamente irresponsabile; quanto meno, finiva in quel momento il benessere su cui aveva fondato la sua esistenza serena e goduriosa che la mia ricchezza le aveva consentito per due anni; a poche sessioni d’esame dalla laurea, doveva ricominciare ad elemosinare il vitto, perché l’alloggio le era garantito dalla casa dello studente dove avevo pagato la retta fino alla laurea.
    
    Ma saltava la possibilità di sfoggiare abiti alla moda, di spendere con larghezza al bar e nei locali; in fondo, anche le copule che si sbizzarriva a fare con enorme gusto dovevano limitarsi a qualche sveltina in bagno o qualche cosina in auto, visto che doveva rinunciare alla ...
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