La lunga notte – cap. 2
Data: 20/08/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu
... metto a cavalcioni su di lui e con una mano lo guido dentro di me, lo prendo tutto fino in fondo fermandomi un momento. Poi comincio ad andare su e giù, mentre le sue mani esplorano il mio seno, accarezzano le mie spalle per poi scendere lungo le braccia. Afferra i miei polsi e mi porta le mani dietro la schiena. Con una mano mi blocca le braccia, ora i miei seni sono esposti, con la mano libera li accarezza, li soppesa, mentre il mio bacino non interrompe il suo movimento. Chiudo gli occhi e mi perdo nuovamente nell’azzurro di quelli di Dasho. Sento le sue dita entrarmi in bocca, simulare la penetrazione di un cazzo, mentre va avanti e indietro nella mia fica. “Dio che bello Angela, se fossi veramente tu… ti scoperei ogni giorno” Mi attira a se, i miei seni si appoggiano sul suo petto. Una mano mi blocca ancora le braccia, mentre il suo cazzo sente che la mia fica sta diventando sempre più morbida e accogliente. Tutti i giorni… fosse Dasho a dirmelo… tutti i giorni quegli occhi azzurri nei miei… quel cazzo dentro di me, padrone assoluto del mio corpo… accelero il mio movimento. “ti piace, vero?” Si, mi piace. Non quello che sento, ma quello che la mia fantasia vorrebbe. Dasho, a costo di dover battere per lui… lui che può avere una donna diversa ogni sera, donne che non possono dirgli di no… Sento montare l’orgasmo, la mia fica comincia a pulsare, a stringere il cazzo che è in lei. “Sei una puledra fantastica” Mi abbandono su di lui gemendo, mentre sento che anche lui ...
... comincia ad accelerare i suoi colpi, il suo cazzo si irrigidisce e si scarica dentro di me. Resto su di lui per lunghi, interminabili secondi. Poi apro gli occhi, senza forze. “Sei stupenda, Angela.” Mi sposto nel mio sedile, mentre lui si ricompone. Mi sdraio spossata. Dove sarà Matteo? È tempo che mi tiri fuori da questo casino. Chissà quando torna… “Ti riporto al tuo posto?” “Come? Ah si, grazie” Usciamo dallo sterrato, in lontananza vedo i lampeggianti blu di una pattuglia, sono fermi, dove dovrebbero esserci le ragazze. Ci avviciniamo. Francesco supera la pattuglia e mi lascia cinquanta metri oltre al mio posto. Mi viene da ridere, ho pensato al “mio” posto come una vera battona. “Ciao, ti cercherò nelle prossime sere” Si, grazie, a presto allora. Scendo, attraverso la strada, cercando di pensare al da farsi… potrei lanciare dei segnali… se capissero… o forse è Matteo che è riuscito a dare l’allarme e mi stanno cercando. Mentre mi avvicino vedo Marina, appoggiata al finestrino. Ride con gli agenti, poi si volta verso di me e dice agli uomini nella macchina. “Ah, eccola che arriva, la ragazza di cui vi ha parlato Dasho. Divertitevi, ragazzi, ma non dimenticate che per voi la mia fica, la mia bocca ed il mio culo sono sempre a disposizione” Poi mi prende per un braccio tirandomi in disparte. “Non fare cazzate, questi sono amici di Dasho, se solo gli racconti qualcosa si attaccano al cellulare e lo avvertono. Gli ha detto che sei molto disponibile… vedi di far onore alla sua ...