Suor Dana, mia zia (1)
Data: 18/08/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: Don M., Fonte: EroticiRacconti
... zia Dana scoppia in una risata. Io resto in silenzio a capo chino sul piatto e dentro di me gliene dico di tutti i colori. Sono taciturno per tutto il pranzo poi mi alzo e vado nella mia camera, rabbuiato e infastidito. Mi butto sul letto e fisso il soffitto quando ecco entrare la zia suora, ancora in vena di stuzzicarmi, fa così caldo in questo torrido luglio che ormai ho preso l'abitudine di restare con solo i boxer addosso. Rifletto per un attimo, zia sa che ho questa abitudine eppure non disdegna di entrare in camera mia senza nemmeno bussare, si è giustificata con le solite scuse ma intanto è sempre qui in camera e poi quel continuo accarezzarmi...
"Dovresti anche capire che adesso sono un uomo ed essere accarezzato da una donna non mi lascia indifferente!" Sbotto contro mia zia quando si siede sul bordo del letto. Lei tenta di ripetere il solito pretesto e io la interrompo.
"Sì sì, certo, lo so che sono il tuo amato nipotino che rivedi dopo 20 anni, però che fai? Fingi di non vedere cosa mi provochi, come hai finto in macchina, eh?"
Finalmente mi sfogo, voglio farle pagare l'atteggiamento stuzzicante di questi giorni, le frecciatine, le battutine, soprattutto quella davanti ai miei. Odio il fatto che abbia messo di mezzo suor Camilla e che la usi per i suoi giochetti. Sono abbastanza furioso ed eccitato da volergliela fare pagare e fissandola sprezzante poggio la mano sul suo ginocchio, lei mi guarda curiosa come per sapere che cosa mi stia passando per la ...
... testa, io faccio scorrere la mano sul suo interno coscia, lei a quel punto trasalisce e vuole fermarmi, mi afferra il polso.
"Ma, Mauro! Che fai!"
"Sto al tuo gioco, zia. Solo tu puoi divertirti a mettermi addosso le tue mani e mangiarmi con gli occhi? Ti sembra giusto?"
"Oh Maria Vergine ma... sono tua zia, sono una suora!"
Per tutta risposta affondo di più la mano ormai sparita sotto la sua gonna e spingo le dita fino a toccarle le mutande. Premo, sento il bagnato impregnarle il tessuto e lei sussulta, la sua mano non fa più resistenza sul mio polso, sospira e sussurra "Oh Maria Vergine, oh Maria Vergine!"
E' diventata rossa come un peperone e gira il volto dall'altra parte, sussurra che non si può, che non si può, che è una enorme pazzia ma non oppone resistenza e si lascia baciare sul collo. Io non voglio più fermarmi, finalmente posso scatenare la libido repressa da mesi, posso sfogarmi su una bella donna che ne ha altrettanta voglia.
Zia allarga le cosce e molla la presa sul mio polso per lasciarmi campo libero, le sposto l'orlo delle mutande, ci infilo le dita sotto, sento i peli della fica e sono già inzuppate dei suoi umori. Adesso prendo io la sua mano e la porto sul gonfiore dei miei boxer, le faccio tastare la durezza della verga da sopra la stoffa, sono arrapatissimo, prendo anche a leccarle il collo e la guancia, cerco avidamente la sua bocca, bacio le sue labbra e infilo la lingua che trova la sua dandosi ad un lungo e morboso strofinarsi.
"Dio ...