L'assistente
Data: 09/08/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: erotismoepassione, Fonte: Annunci69
... rimanere in piedi e di aprire le gambe. Monica esegue e noto la luce di paura ed eccitazione nei suoi occhi. Inizio a palparle il sedere, che adoro per la sua forma e consistenza, poi il ventre ed arrivo ai suoi seni, piccoli
ma ben proporzionati ed inizio a stuzzicarle i capezzoli. Glieli pizzico anzi li strizzo per bene, voglio vederla gemere, poi prendo le pinzette di metallo delle bretelle, posiziono un pezzo di tessuto dei kleenex, in modo che le pinzette non la feriscano e le pinzo prima un capezzolo e poi l’altro. Una smorfia di dolore sul viso di Monica, ma non emette nessun suono. Le giro attorno e lei osserva i miei movimenti, continuo ad accarezzarle il corpo quasi nudo e giungo sul monte di venere, tasto il leggero tessuto che lo ricopre e poi scendo sulle sue labbra e sento che è bagnata…. Sposto il piccolo tessuto che la protegge e le ficco un dito dentro senza preoccuparmi di fare piano, è talmente bagnata che scivola dentro senza nessun attrito, poi ne aggiungo un secondo ed inizio a masturbarla. Vederla in piedi davanti a me, con le gambe aperte che si lascia fare quello che voglio mi eccita ancor di più.
Tolgo le dita e gliele metto vicino alla bocca in modo che senta il suo odore di sesso. Lei mi guarda, tira fuori la lingua ed inizia a leccarmi le dita…. Che voglia che ho di lei, ma non è ancora ora. Prendo le altre due ...
... pinzette delle bretelle e sempre proteggendo l’interno con del tessuto di carta le pongo sulle grandi labbra, una a destra ed una a sinistra….
Un gemito esce dalle sue labbra, il viso pregno di dolore e piacere è una visione splendida e la mia voglia è sempre più intensa. La posizione quasi oscena è divina e lei ne è imbarazzata ed allo stesso tempo eccitata, le ordino di appoggiare le mani alla scrivania e di chinarsi leggermente in avanti, sono consapevole che cosi l’elastico delle bretelle si allenterà, ma non la morsa delle pinzette. Io sono dietro di lei, le accarezzo le spalle nude, faccio scorrere le mie dita lungo la schiena e ne percepisco le vibrazioni, proseguo sino a raggiungere l’incavo dei sui glutei, mi piacciono da impazzire, scendo lungo il solco e raggiungo il suo ano, lo accarezzo, lei geme al contatto, sporge il culo all’indietro vorrebbe sentire il mio dito profanarle l’orifizio anale e sentire la rosella dilatarsi, proseguo la corsa e raggiungo
la sua figa. È un lago che sta per straripare, la penetro con uno, due, tre dita brutalmente sino in fondo e mentre lo faccio la mia voce le impone di non godere, di resistere sino a quando io lo vorrò…. Il mio cazzo sta per esplodere, vorrebbe essere liberato e possederla subito, ma la sofferenza di Monica è anche il mio piacere e desisto dal farlo, non è ancora giunto il momento.....