La ragazza troppo bella - Parte 4
Data: 09/08/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
... sono i suoi più grandi nemici. I suoi amici invece sono gli ingredienti per cucinare. Da piccola, molto piccola, mentre i miei fratelli andavano a giocare a calcio o stavano i soggiorno a giocare a playstation, io rammendavo, pulivo, cucinavo, lavavo. Non recriminavo, è inutile fare retorica. Di questa educazione mi era rimasta la fissazione del pulito e l'amore per il buon cibo. Non ringraziavo, ma nemmeno disprezzavo.
Fu un pomeriggio noioso. Declinai l'invito di un spasimante per la sera. Con l'inizio del ciclo provavo forti dolori e preferivo restare a casa, magari a leggere un buon libro. Avevo la passione per i libri, cosa peraltro strana nella mia famiglia, ma appena avevo un pò di tempo, ne approfittavo. Il resto del giorno fu tranquillo. Qualche messaggio, qualche film, un buon libro. Ebbi difficoltà ad addormentarmi per i dolori. Dovetti prendere qualcosa.
Il giorno dopo ero nervosa. Usci la mattina per un appuntamento in banca. Intendevo comprare casa. Mi piaceva poco il mondo in cui vivevo, ne capivo l'illusione e non volevo rimanere scottata. Donne come me, belle, molto belle, ancora ogni tanto si vedevano nelle feste. Fantasmi in cerca di un ultima occasione. I loro vestiti non più alla moda erano oggetto di malizia per entrambe noi e le moglie. Non so perché sia cosi, ma è cosi.
Passò la settimana cosi, velocemente, tra mille cose, quasi tutte inutili. Il fine settimana, sabato mattina, dopo una notte brava, prendemmo il treno ad alta velocità per ...
... Napoli. Quando arrivammo in hotel andammo immediatamente a dormire. Ci svegliammo verso le tre ed andammo a mangiare qualcosa. Maurizio, un mio amico, stava venendo con un mio suo a prenderci per portarci in costiera dopo aver fatto un pò di shopping. Elena impazzi sia per l'amico di Maurizio che si chiamava Johnny, credo che in realtà fosse Gennaro, e per i negozi dove trovava tutto molto meno caro. Maurizio e Johnny erano due giocatori di pallavolo. Entrambi erano figli di imprenditori, presi in un meccanismo che li aveva portati a matrimoni da giovanissimi, responsabilità che ora pesava loro come macigni. Se si dovesse parlare di amore, per me, Maurizio era l'uomo che vi si avvicinava di più. Non per il fisico potente e statuario. Per la sua dolcezza.
Passammo un pomeriggio piacevole e tornammo verso le dieci a casa. I ragazzi sarebbero venuti a prenderci poi. Elena era eccitatissima. Il suo nuovo amico le aveva comprato qualunque cosa volesse e non vedeva l'ora di indossare il tutto. Andai in bagno e controllai che il ciclo mi fosse passato del tutto. Sospirai di contentezza non vedendo alcuna macchia sul salva slip. Ci lavammo insieme ridendo come delle matte. Elena cantava e faceva battute di continuo. Mi insaponò la schiena e quando mi girai fece la sua classica battuta sui miei ristretti gusti sessuali. "Demodè" i disse ridendo. La insaponai a mia volta, provando una deliziosa sensazione nel passarle la mano sulla schiena, i fianchi, il sedere, fui anche turbata quando ...