La ragazza troppo bella - Parte 4
Data: 09/08/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
... L'altro mio fratello che non era a Roma invece aveva il dente avvelenato nei miei confronti. Entrambe le due volte in cui tornai a casa da quando mi trasferisco a Roma, mi picchiò selvaggiamente. Entrambe le volte dovetti andare in ospedale. Una piccola cicatrice sopra l'occhio sinistro mi ricordava l'abuso di cui ero vittima e la frontiera di odio dai miei tracciata. Mio padre c'era in entrambe le volte, ed in entrambe le volte, impedire a mia madre di aiutarmi. Nemmeno mia madre era tenera nei miei confronti. Avrebbero preferito che facessi la donna delle pulizie, che mi sposassi con un umile ragazzo dei quartieri e che facessi la casalinga, mi volevano come loro, parte della tradizione, pretendevano che fossi felice nell'infelicità, o che facessi finta. Ero bella, e non avevo fatto nulla per sfruttarlo, mi era capitato, punto. Non facevo la prostituta cercai di spiegare loro, ma in fondo, non accettavo questo termine, ma ammetto che non era tanto lontana dalla realtà. Per pudore forse, o per il lavaggio mentale di cui siamo soggetti da tempi andati, per un infinità di ragioni che fanno passare la dignità oltre la morte, per due parole di elogio sulla tomba che dicono che hai vissuto una vita degna. Io non volevo di questa dignità. Ero caduta nella trappola della lussuria. Ero una di quelle che criticavano la ricchezza, che non capivano come sia possibile che qualcuno possa permettersi un certo tipo di lusso a discapito degli altri, trovavo sempre da ridire su quelle ...
... donne ricche che passeggiavano tra le strade chic della città sfoggiando gioielli e costosi vestiti. Come si può amare il lusso senza averlo mai vissuto? Come si può conoscere la povertà senza mai averla sperimentata? Il mondo che frequentavo ora invece era l'opposto. Considerava la povertà come una malattia, l'ignoranza come una pandemia, era un mondo che non si considerava privilegiato, si lamentava del troppo casino dei poveri, del loro numero eccessivo, della loro puzza e delle loro incapacità. Erano a capo del gregge, imprenditori, uomini politici, ricchi ereditieri, persone che guidavano il sistema, che erano li grazie a ciò, ma che disprezzavano profondamente gli altri. Poi in mezzo, c'è chi non è ne ricco ne povero. Brama alla ricchezza e teme la povertà. Anche loro scontenti. Comunque, Napoli per me era un ritorno a casa, anche se in hotel. Avevo amici ed ero ancora fortemente legata a loro oltre che alla mia terra.
A casa, mi accorsi di avere delle macchie. Il ciclo mi stava arrivando. Misi un assorbente ed aiutai la signora delle pulizie a fare i servizi. Katia era una signora delle Bielorussia da pochi anni in Italia. Aveva un dente d'oro e sorrideva sempre. Aveva una cinquantina di anni ed era abbastanza robusta ma piacente. Non parlava bene italiano, e anche se sorrideva spesso, non era incline a parlare. Era breve nelle sue risposte e tornava subito poi a fare qualcosa. Mi piaceva pulire. A Napoli le donne crescono con un valore aggiunto. La polvere e lo sporco ...