1. Colazione Da Alessia


    Data: 07/08/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu

    ... parliamo e non stiamo nella stessa stanza per più di 10 minuti- ammisi-Che brutta stronza! Non mi ha mai suscitato simpatia, ma non pensavo fosse così!- e infilando le mani sotto la mia maglietta aggiunse -non può trattare così il mio chico- e sedendosi in braccio mi baciò sulla bocca.Le feci scivolare le spalline del vestito che facilmente cadde lungo il ventre e denudai il seno che magnetico attirò la mia bocca; leccai i capezzoli scuri che diventarono presto turgidi mentre Angelica mi teneva spinta la testa contro il suo petto, poi la feci salire sul tavolo e aprendole le gambe ebbi accesso alla sua profumata ed accaldata vulva. Con ampie leccate assaporai per la prima volta il gusto del continente a sud degli States; con le gambe e con la mano mi spingeva sempre più in profondità, quasi volesse esser penetrata dalla mia testa finché attesi l’arrivo di un’abbondante spruzzata di seme femminile.Mi alzai di scatto e denudatomi, finalmente la possedei frontalmente facendola sussultare per l’energia che ci misi, ma non potendo urlare per paura di svegliare l’anziana donna, soffocò la voce contro il mio petto. Il sedere reso umido dal caldo torrido di quei giorni scivolava sul tavolo in radica della cucina, dando ancora più foga alla scopata; mi ripetevo mentalmente che non dovevo venire perché non eravamo protetti, ma rimandavo di colpo in colpo la mia ritirata. Fortunatamente Angelica era più decisa di me e con un abile movimento di mano mi prese il pene che dopo pochissimi ...
    ... secondi sborrò copiosamente sul ventre della donna semi coperto dal vestitino:-Porcellino, ieri mi hai sporcato i capelli, ora il vestito- sorrise maliziosa -devo farmi prescrivere la pillola perché tu sei pericoloso- e si inginocchiò, non prima di aver raccolto lo sperma con l’abito ormai inutilizzabile, per farmi il suo primo pompino.Dapprima leccò via il seme rimasto, ma la bravura e la dedizione con la quale svolgeva il suo lavoro, non solo ravvivò l’erezione, ma velocemente mi fece venire dritto in gola; non né volle però sapere di fermarsi e continuando a pompare con la bocca raggiunse anche lei l’orgasmo.L’aiutai a rialzarsi e allungando la mano verso la cucina prese la borsetta, il libretto degli assegni e me ne intestò uno della cifra esatta:-Sei un bravo ragazzo, ti meriti un aiuto; ricorda solo che mi devi tanto, tanto, tanto sesso- e dopo avermi dato i soldi andò a ricomporsi.Impiegai due giorni per trasferire tutti i soldi verso lo studio Battistoni&Forti e alla notizia della chiusura del contratto potei tirare un sospiro di sollievo; mi resi conto però che non possedevo più nemmeno un centesimo e che se Alessia mi avesse sbattuto fuori, sarei finito in mezzo ad una strada.Da qualche giorno mia sorella era leggermente di buon umore e visto che perennemente era inasprita col mondo, la situazione era quasi agghiacciante ed imbarazzante. A cominciare dalla mattina, quando bussai come al solito per avvisarla di prendere la colazione fuori dalla porta, lei prontamente ...
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