1. Colazione Da Alessia


    Data: 07/08/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu

    ... palesò in casa con la solita faccia da sberle, una giacca in gessato blu e grigio con cravatta azzurra:-Caro Luca, come andiamo?- chiese retoricamente -immagino sia difficile questo momento per te, ma forse ho la scappatoia! Potremmo denunciare i tuoi ex soci per averti obbligato con la forza a far la frode informatica e così il giudice dovrebbe re-impugnare il tuo caso con un po’ di fortuna..--Non se ne parla nemmeno- lo interruppi -innanzitutto quella è gente che non scherza, poi io ho sbagliato ed è giusto che paghi ed espropri le mie colpe--Ma tu ti devi fidare di me, anzi ho portato le carte di un precedente simile; il caso Finezza contro Dumitri--L’ultima volta che mi sono fidato ho preso 12 mesi, avvocato!- e sbattendo il pugno sul tavolo capì che non era il benvenuto.Raccolse tutte le carte e le rimise nella valigetta di pelle, tralasciò solo una busta sul tavolo e si avviò verso la porta:-Quella è la mia parcella, 15 giorni per il saldo o come da accordi stipulati scatteranno delle penali; conosco la strada, non c’è bisogno che mi accompagni- e sbattendo la porta se ne andò.Nervoso, osservavo quella lettera in busta bianca col grosso marchio rosso dello studio di avvocati impresso nel centro; presi il coraggio per aprirla e lessi il totale del l’ammontare: settemilaquattrocentocinquanta euro.Corsi in bagno a vomitare per lo shock e solo dopo una sorsata di acqua fredda iniziai a far due conti:-In banca ho 5000€, sulla prepagata 900€ e su Bancoposta altri 600€- ...
    ... corsi in mansarda e aprii la busta di plastica dove tenevo i soldi e contai:-Uno, due, tre, quattrocento cinquanta, totale? 6950€, cazzo!- esclamai e mi allungai sul divano.Dopo diverse ore di ragionamento capii che non potevo contare ne sui miei genitori, né su mia sorella; i miei amici erano tutti perennemente in bolletta perciò non avevo idee.Fu dopo pranzo che, fuori dalla finestra, vidi la soluzione al mio problema; Angelica rappresentava in questo momento l’unica persona che mi dava sostegno e forse anche felicità, perciò col cuore in mano andai da lei per parlare del mio debito.Sorridente ed accaldata nel suo vestitino a fiorellini bianchi e viola, mal sopportava l’anomala ondata di caldo settembrino; le sue origini erano un vero collage di culture, il padre metà brasiliano e metà coreano e la madre del Perù dove aveva vissuto fino ai trent’anni.Appena mi vide capì subito che c’era qualcosa che non andava, ma sensibilmente mi fece sedere e servendomi un caffè iniziò a massaggiarmi collo e spalle:-Coraggio, racconta alla tua Angy cosa non va- disse con il dolce accento sudamericano; le raccontai tutta la verità, compresa la mancanza di conoscenti per un prestito e senza girarci intorno le parlai dei soldi che mi mancavano per pagare l’avvocato.Senza smettere di massaggiare mi chiese:-Mi vuoi dire che tua sorella non ti potrebbe prestare 500€?- domandò allibita -come riuscite a vivere sotto lo stesso tetto?--Lei mi ospita, anzi mi tiene in casa, pulisco cucino e lavo. Non ...
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