Colazione Da Alessia
Data: 07/08/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: auditore, Fonte: RaccontiMilu
... disse:-A questo punto spogliati pure tu, almeno non abbiamo più niente da nascondere- e non facendomelo dire due volte, ci ritrovammo entrambi come nostra madre, la stessa madre, ci aveva messo al mondo. La situazione surreale che si era creata, ci stava mettendo tremendamente in imbarazzo; decisi di giocare la carta compleanno per uscire dall’empasse:-È ancora valido il buono per un servizietto?- chiesi sfacciatamente-Sei il solito approfittatore- e riuscendo nell’impresa di far distendere la situazione, vidi che Alessia sorrideva -ma accetto ad una condizione, fammi rivestire!--No dai resta così- implorai-Luca dai, inizio pure ad aver freddo--Allora metti solo la canottiera, ok?- e dopo un attimo di tentennamenti accettò. Rincuorata dalla leggera maglietta, si inginocchiò davanti al mio corpo cavernoso che impaziente aspettava di esser trastullato:-Wow- disse appena lo prese in pugno -sembra sul punto di esplodere- e volenterosa si mise a leccare la cappella e ad armeggiare con i miei testicoli. Ormai sicura di se mi condusse all’orgasmo in poco tempo e dopo avermi ripulito per bene si alzò sicura di aver esaudito ogni mio desiderio.Ancora seminuda e con le ginocchia arrossate si spostò sul tavolo dove una buona porzione di torta al cioccolato stava aspettando di essere divorata:-So che non potrei ma crepi l’avarizia, si vive una volta sola- e con un’abbondante forchettata sollevò cioccolato panna e pan di Spagna.La grande bocca di Alessia però non riuscì a contenerla ...
... tutta e più della metà cadde sul mento e sulla canottiera:-Sei sempre la solita imbranata- l’apostrofai-Ma cazzo che maldestra- sorrise, mentre provando a pulirsi peggiorava solo la situazione -avevo proprio pensato di buttarla questa canottiera, non la lavo nemmeno-.Mi alzai dal divano e una volta raggiunta raccolsi con il dito un pezzo di torta dalla maglia di mia sorella.Lei prese la mia mano e con molta malizia mangiò il dolce facendomi sentire i denti che scorrevano il polpastrello. Con uno scatto d’impeto afferrai le spalline della canottiera e come Hulk Hogan strappai il tessuto rendendolo come un gilet e spogliandola nuovamente:-Luca scemo fermati- ma con una mano presi nuovamente della torta e portandogliela alla bocca la zittii.Mi fiondai col viso e con le mani su quel seno sporco e cadente; leccando i capezzoli sentii che le mani di Alessia stringevano sulla mia testa. I freni inibitori ormai avevano abbandonato quell’appartamento e con una rinnovata e prodigiosa energia spostai per terra il nostro rapporto. Paonazza, sporca di cioccolato ed eccitata allargò le gambe permettendomi di penetrarla; il mio pene già duro fece attrito inizialmente sulle grandi labbra e mi ci vollero diversi tentativi prima di affondare nelle sue viscere.-Luca il preservativo- ripeteva ad ogni colpo Alessia senza però essere ascoltata -Luca metti il preservativo-.Ma la voglia di scoparla che ci stavo mettendo mi rendeva sordo perciò, dopo averla girata a pecorina continuai a stantuffare con ...