La mia vita con lei – 3 – La rivelazione
Data: 24/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... splendidamente arredato; sul lato destro si intravedeva un archetto che portava alla cucina e davanti partiva una scala che di sicuro portava alla zona notte, mentre sulla sinistra una porta semiaperta mostrava le maioliche di un bagno.
“Ti piace?” mi ha chiesto con un grosso sorriso: “E’ bellissima” ho risposto: “Ne sono felice. Benvenuto nella mia nuova casa” “Ma dici sul serio?” “Tesoro, con il mio lavoro i soldi non mi mancano certo; non ho mai avuto intenzione di rimanere da sola in casa di nonna, fra un po’ parlerò con tua madre e le tue zie e le dirò di prendersela loro, mi farò dare la mia parte e la userò per completare l’arredamento qui; ma già è abitabile, e massimo un mese me ne vengo a stae qui; vieni te la mostro” e mi ha fatto vedere sia la cucina che il bagno e il piano di sopra, dove c’erano un altro bagno più piccolo e altre tre stanze, due di media grandezza vuote, e una terza più grande con i mobili ed un letto singolo: “Ecco la mia stanzetta, che te ne pare?” “Complimenti zia, non me lo sarei mai aspettato; ma le tue sorelle lo …..” “No non sanno niente; avrebbero cominciato a rompere le conosci, preferisco metterle di fronte al fatto compiuto”.
Siamo scesi nel salone e mi ha fatto sedere sul divano, dove mi ha raggiunto dopo aver riempito due bicchieri di whisky: “Da quando ti sei messa a bere?” “Sinceramente non mi è mai dispiaciuto, poi tu vieni da Londra mi sembra il minimo”; ci siamo bevuti un sorso e lei ha poi tirato fuori la busta dalla sua ...
... borsa; l’ha aperta e dentro c’era un foglio a righe, scritto su entrambi i lati; non avremmo mai immaginato di stare a vivere un momento di svolta per entrambi.
<< Gabriella e Riccardo, innanzitutto vi dico questo; io non ho mai russato come un contrabbasso, capito mia cara figliola? Quella notte facevo finta, nella speranza che ti decidessi ad andare da Riccardo e, speravo, che entrambi vi diceste quanto vi amavate; sono stata dietro la porta a origliare, proprio così, e sentirti godere così cara la mia Gabriella mi faceva intenerire, quasi godevo insieme a te. Ma niente da fare, avete continuato a non voler guardare la realtà, ma di che cosa avete paura? Del giudizio degli altri? Ma che cosa ve ne frega? Si, conoscendole le tue sorelle non la prenderanno bene, soprattutto Antonella, ma poi capiranno, dovranno capire; e se voi dimostrerete che vi amate, come l’ho compreso io lo comprenderanno anche loro. Quella notte dicevo, quando ho sentito che il vostro amplesso era terminato sono rimasta un po’ a godermi i vostri sospiri e il rumore dei vostri baci e me ne sono tornata a letto per fare l’imitazione del contrabbasso (ahahah). Ah a proposito, ovviamente la mia paura di andare al matrimonio con la macchina tua Gabriella, era solo una scusa per far venire Riccardo a dormire da noi; stessa cosa al matrimonio di Roberto.
E intendiamoci, avevo capito tutto fin da quando Riccardo era solo un ragazzo, quando un giorno ho finto di uscire e mi sono goduta la vista di voi due ...