Roberta
Data: 28/06/2018,
Categorie:
Hardcore,
Autore: antonio89x, Fonte: xHamster
... sedere,
ridacchiava, certamente pensava a come stessi ammirando le sue forme.
Prese un altra corda, e tornò da me. Prima di chinarsi, mi fece passare i
seni vicinissimi alla faccia, ma non abbastanza da poterli toccare, poi mi
legò le caviglie tra loro, unite, mettendo le corde strette a forma di
otto. Ora non potevo più alzarmi e camminare.
"Aspettami qua, ed impara a goderti l'attesa.", e senza attendere risposta,
si allontanò, uscendo dalla stanza. Rimasi solo, nudo e legato.
Non so dopo quanto tempo sia tornata. Non meno di mezz'ora. Nel frattempo la
sentii chiudere la porta del bagno, sentii il rumore della doccia, poi
silenzio. La immaginai nell'accappatoio, poi sentii il rumore
dell'asciugacapelli, per molto tempo. La mia posizione era abbastanza
comoda, ero pur sempre seduto su un morbido divano, anche se con mani e
piedi legati come un coniglio. L'unico fastidio era rappresentato dai
testicoli, che erano rimasti schiacciati tra le gambe unite, ma avevo il
forte sospetto che Roberta l'avesse fatto apposta. Ma mi piaceva molto,
quella ragazza, e quando una ragazza mi piace le permetto tutto, anche di
farmi stare scomodo. E intanto sognavo, sognavo ad occhi aperti cosa
avrebbe potuto farmi, anche se nel frattempo avrei volentieri fumato una
sigaretta.
Roberta rientrò nel salotto, con addosso solo l'accappatoio aperto che
mostrava generosamente il suo corpo, nuda se non fosse per le pantofole e
gli ...
... occhiali, mi sorrideva. Venne subito accanto a me, aveva nel pugno
sinistro un foulard nero. Continuando a sorridere, mi spinse con una mano
sul petto. Avendo mani e piedi legati, non potei fare altro che cadere, e
ritrovarmi steso sul divano. Mi prese per i piedi, e mi distese anche le
gambe sul divano. Poi senza smettere di sorridere, con un lampo erotico
negli occhi, mi prese i testicoli, tirandoli fuori dalla leggera morse
delle gambe, e gli diede una strizzata dolorosa, che ebbe come effetto
quello di ridurmi momentaneamente l'erezione. Per un attimo vidi le stelle
e mi si bloccò il respiro. Non parlava, Roberta, non parlava e sorrideva.
Notai che nella mano in realtà erano due, i foulard neri. Il primo me lo
avvolse, facendo anche un doppio nodo, attorno al pene ed ai testicoli. Con
l'altro mi imbavagliò, in modo molto stretto.
Restò un minuto a guardarmi, sempre con quel tenero sorriso sulle labbra,
poi si decise a dirmi qualcosa: "Ma che carino che sei, proprio un
bell'oggettino indifeso nelle mie mani... Ma non so se voglio ridurti ad un
vibratore, infatti credo proprio di no...", mi strizzò i capezzoli
abbastanza forte, poi riprese: "No, prima devo tenerti sulla brace per un
po', prima devo assoggettarti, mente e anima, poi prenderò il tuo corpo."
Rimasi fermo, ma sentivo che mi tornava l'erezione. Lei lo vide, e scoppiò a
ridere: "Non credere che potrai approfittarne per godere! I tuoi orgasmi
saranno rari, e a ...