1. Roberta


    Data: 28/06/2018, Categorie: Hardcore, Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... legò le braccia alla spalliera, per cui rimasi con le mani stese in
    
    avanti, sopra la testa, mi lasciò i piedi liberi.
    
    Si stese anche lei. Mi accarezzò le natiche per qualche minuto, poi spense
    
    la luce, e si stese sopra di me, pesantemente, come succede che ci si
    
    lascia andare di peso dopo aver provato piacere, distesa sulla mia schiana,
    
    con la faccia sulla mia spalla destra.
    
    Si addormentò quasi subito.
    
    Per me invece fu più difficile. Eccitato come ero, sentivo il mio ed il suo
    
    peso assieme caricati sopra la mia erezione, ero spossato ma troppo
    
    eccitato, e fin troppi pensieri erotici si sovrapponevano nella mia testa,
    
    compreso il ricordo del suo meraviglioso orgasmo di poco prima. Poi arrivo
    
    la paranoia. Ancora il pensiero di un eventuale incendio notturno, o di una
    
    fuga di gas, o di lei che si svegliava e mi prendeva a coltellate. Poi,
    
    preso dalla stanchezza, e complice la fine di quell'erezione insoddisfatta,
    
    mi addormentai. Sognai per tutta la notte varie posizioni erotiche in cui
    
    io e Roberta facevamo l'amore. Lei dormì quasi tutta la notte sopra di me,
    
    si tolse solo molto tardi, quasi al mattino.
    
    Quando mi svegliai, era giorno inoltrato. Ero ancora legato. Lei era seduta
    
    sul letto e mi guardava sorridente: "Buongiorno cucciolo! Ma sei qui per
    
    lavoro... vero??", insistè su quel "vero".
    
    Annuii, ma stavolta parlai anche: "Ho un appuntamento alle 9.30..."
    
    "E allora guarda che sono già le 9.00! Se non ti ...
    ... sbrighi, farai tardi!"
    
    "Se mi sleghi..."
    
    "Certo! Ti slego! Tu corri a fare la doccia, e non ti permettere di
    
    masturbarti... se no guai a te. Chiaro? Poi, dipende da cosa vuoi fare...
    
    se vuoi perdermi, allora fallo, e mi perderai."
    
    "No che non mi masturbo".
    
    Mi liberò dalle corde. Massaggiai un po' i polsi intorpiditi, e corsi nel
    
    bagno a lavarmi.
    
    Entrai nella doccia, o meglio nella vasca: era una normale vasca da bagno
    
    munita di doccia, circondata da una tendina di plastica per non far andare
    
    l'acqua a spasso per il pavimento. Aprii l'acqua, iniziai a bagnarmi la
    
    pelle. Subito vidi la tendina spostarsi, aprendosi. Lei era davanti alla
    
    vasca, sorrideva e mi guardava: "Voglio vederti mentre ti fai la doccia".
    
    Arretrò un po' e si poggiò alla parete di fronte, a gustarsi quel che forse
    
    per lei doveva essere uno spettacolo (per me non lo era). Iniziai ad
    
    insaponarmi, lei sorrideva. Non ho un bel fisico, di quelli palestrati, ho
    
    un corpo normale, sono una persona comune. Però lei voleva guardarmi lo
    
    stesso, ed io avevo scelto coscientemente di permetterle tutto. Feci per
    
    posare il docciaschiuma, ma lei mi bloccò: "Insaponati ancora, mi piace
    
    vedere come ti passi le mani sulla pelle... ogni tanto girati, mi piace
    
    guardarti le natiche, anzi fai una cosa, insaponatele."
    
    Obbedii silenziosamente. Mi sentivo i suoi occhi puntati addosso. Mi sentivo
    
    la schiuma colare sulla pelle. Lei diede altre direttive.
    
    "Stuzzicati un po' i ...