1. Cena particolare


    Data: 20/07/2022, Categorie: Etero Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    ... ancora talmente alta che non me lo faccio ripetere due volte, pulendo ogni millimetro di pelle ed iniziando poi a risalire lungo le gambe; ora gioco io. Mi soffermo dietro le ginocchia mentre massaggio i polpacci, salgo con le mani sfiorando l’interno delle gambe; poi la faccio mettere seduta sul divano e la invito a concentrarsi sul film mentre mi siedo per terra con la faccia tatticamente posizionata, “Poi ti chiedo il riassunto”. Pam si diverte, ride, un po’ per le battute del film, un po’ perché le faccio il solletico apposta, poi inizia a sospirare e a muovere le gambe, dopo cinque minuti sento che si rilassa, prende il pacchetto di tabacco per rollarsi una sigaretta, io faccio per alzarmi ma la sua mano arriva rapidamente dietro la mia testa e mi rimette a posto. La sigaretta viene abbandonata a metà quando un secondo orgasmo la raggiunge. A questo punto Pam mi raggiunge per terra e ci rotoliamo sul tappeto, baciandoci e toccandoci fin quando lei non mi si siede sopra ed inizia a strusciare tra loro i due organi più divertenti di tutto il corpo umano. Il fegato, ad esempio, non è neanche lontanamente divertente quanto loro.
    
    “Vorrei potessimo farlo senza protezione.”
    
    -Sarebbe bello ma poi rischi di trovarti un piccolo me in giro per casa. Magari no.
    
    Ci siamo incontrati in circostanze ...
    ... particolari, sappiamo di essere entrambi sani ma io non mi fido di me stesso.
    
    “Ti piace farlo da dietro?”
    
    -Come posizione?
    
    “No, come… canale alternativo.”
    
    Ora sono seriamente spiazzato.
    
    -Sì ma abbiamo mangiato come maiali, forse non è il momento più adatto…
    
    “Vero. Allora adesso me lo dai fino a svenire, poi dormo qui e domattina pensiamo al resto.”
    
    Mi sembra un buon programma, per cui mi metto all’opera. Una volta tanto non ci sono ruoli, cambiamo continuamente posizione a seconda di come ci gira, ci ritroviamo di nuovo sul divano, sullo schienale, finiamo su una sedia davanti al tavolo ancora apparecchiato (non ha finito le cipolle caramellate, mi offendo e aumento la foga), poi di nuovo per terra. So che quando arriviamo sul letto è solo per dormire, sono passate altre due ore e ci siamo schizzati di tutto ovunque, senza alcuna regola, senza morale, senza tutto ciò che non fossero i nostri corpi sudati. Siamo veramente arrivati a questo partendo da un gioco? Ho scatenato l’inferno con due pappardelle al cinghiale? O è stata la frittata? Tutte queste inutili domande svaniscono in un abbraccio e nel suono delle macchine fuori che passano.
    
    La mattina dopo? Mi sveglia con un sorbetto incompiuto per una domanda "Ma non deve arrivare oggi la tua collega Jessika?" Quella è un’altra storia.. 
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