Cena particolare
Data: 20/07/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69
... risiedo e mangiamo in silenzio per qualche minuto, con sguardi interessanti che vanno dalla sfida al divertito al curioso; quando finiamo il primo mi alzo per sparecchiare e preparare il secondo, intanto sento che anche lei si alza e fruga in un cassetto. Torna e mi dice “Questo non so neanche cosa sia, l’ha dimenticato mio padre una volta che è stato qui, non c’è scritto niente sul cd”. Ascolto un attimo, rumore di vento, entra una chitarra e ho capito, entra il mellotron e non ho dubbi.
-‘Aria’, primo disco di Alan Sorrenti, 1972, prima che finisse a fare merda da classifica.
“Eddai, te lo sei inventato.”
-Dagli qualche secondo e canterà “Aria, in ogni angolo della mia stanza, ti sto cercando”.
Non so se essere felice della mia “bravura” in questo gioco, lei è quasi nuda e io ancora un po’ e devo rimettermi anche la giacca.
Non esagero con le porzioni di secondo, pulled pork con cipollotti, rossi caramellati e bianchi in agrodolce, insieme ad un pan-focaccia al sesamo e nigella.
“Questo però davvero è pesante.”
-Lo è, per questo hai le cipolle in agrodolce di fianco e ora stappo un bianco dell’Alto Adige.
Mi alzo, stappo, verso, assaggia, riassaggia tutto e capisco che si trova di fronte ad una scelta: deve scegliere se mangiare il resto del secondo senza mutande o a tette al vento. Va con la prima opzione e si sfila gli slip; ora invece di mangiare il secondo mangerei volentieri lei, senza nemmeno condirla, faccia nel cespuglio e via. E invece ...
... aspetto e faccio il distaccato, sorrido e vado verso la fine del piatto. Intanto Sorrenti si rivela un sottofondo un tantinello pesante per la serata per cui scherzando le propongo di cambiare.
“Vediamo se così ti frego” dice, cambiando cd e sedendosi nuovamente a tavola. La guardo sorridendo, un po’ di suspense, via. Alzo gli occhi come a consultare un catalogo mentale, prendo tempo, la vedo sorridere sempre più, mi sento cattivo e infrango i suoi sogni:
-Christina Aguilera, ‘Stripped’, 2002. Ci lavoravo nel pop, devi impegnarti di più.
“Ma allora non ho speranze!”
-Ne hai tantissime, è molta di più la musica che non conosco rispetto a quella che conosco, non hai ancora trovato la strada giusta.
“Allora adesso passiamo a Spotify, altro che cd.”
-Ok ma ricordati che devi conoscere quello che metti, hai già trasgredito con Alan Sorrenti.
Ora, in una serata che dovrebbe finire in un determinato modo, in cui occhiate un po’ maiale e allusioni e persone a tavola in mutande sono la caratteristica principale, questa frase mi lascia interdetto. Preferirei non pensare alla mia commensale in atti di depravazione con un cantante dimenticato degli anni ’70, lei legge la mia perplessità e ride.
“Vediamo cosa sai di questo allora.” e fa partire una canzone. Niente, non ho assolutamente idea di cosa abbia messo, è una truzzata da discoteca che potrei far risalire alla metà degli anni 2000 ma non ho idea di cosa sia, lei alza le braccia al cielo e urla.
“Ora posso ...