1. Linda la nerd – Capitolo 17


    Data: 27/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... certa, l’avrebbe criticata. Studiandola allo specchio o in foto scattate con il telefonino, la vedeva come un paio di lembi di pelle appena più scuri di quella dell’inguine che si sovrapponevano in una linea storta come un impermeabile tagliato male. La lumachina, posta sulla sommità della passera, si nascondeva nelle grinze, e quando si erigeva era grossa, fin troppo sensibile, e allora dall’utero cominciava a colare bava in quantità disgustose, colandole tra le gambe. Francesca era contenta di avere delle tette così grosse, che facessero distogliere l’attenzione dei ragazzi da cosa aveva tra le gambe e si limitassero a infilarci il cazzo, spingendo fino a quando erano suoi schiavi. Ci volle un momento prima che qualcuno riuscisse a parlare. Per un attimo Francesca pensò che qualcuno le avesse battuto le mani, ma si era resa conto che il suono, in realtà, erano Michele ed Enrico che, estratti i relativi cazzi dai pantaloni, avevano cominciato a menarseli, sopraffatti dall’eccitazione alla vista di tale perfezione femminile. Anche Adriano aveva abbassato i pantaloni, scalciandoli per toglierseli nonostante indossasse ancora le scarpe, e poi le mutande. Il suo uccello era già in tiro e la cappella viola svettava sulla cima, pronta a divertirsi con Francesca. – Beh, non c’è bisogno di dire che sono io il capo, e me la scopo per… – No! – esclamò la ragazza, alzando una mano davanti lui, perentoria e al tempo stesso impaziente, – mi scoperete tutti, ma per primo Daniele. ...
    ... Il ragazzo citato sorrise soddisfatto, cominciando a spogliarsi con una sapienza di gesti studiati tipici delle persone che lo facevano spesso davanti ad un’amante impaziente e bagnata, mentre Adriano scuoteva la testa, come se non avesse capito, sbattendo gli occhi. – No, c’è una scala gerarchica che… – ‘fanculo la gerarchia, la figa è mia e decido io l’ordine. – lo interruppe la ragazza, decisa, poi guardò il giovane di cui era innamorata. Aveva finito di togliersi maglietta e mostrava pettorali scolpiti, spalle larghe e una quantità industriale di addominali. Non si era ancora tolto i pantaloni, ma il tratto di inguine che Francesca poteva ammirare la fece comunque eccitare al punto tale da sentire lo sfintere dell’utero aprirsi sotto la pressione di una grossa goccia di desiderio che le scivolò tra le gambe e un improvviso capogiro la colse. Adriano si lasciò sfuggire un sospiro, allargando le braccia. – E Daniele sia… – concesse, sconfitto. Spogliandosi con una grazia che sembrava fuori luogo in quel locale che aveva cominciato a riempirsi dell’afrore di maschio eccitato e di esalazione di desiderio femminile, Daniele si tolse i pantaloni, mostrando un paio di gambe ben modellate, dai muscoli lunghi e poco sviluppati, e poi le mutande, sotto il quale celava un pene di dimensioni normali, non troppo grosso. Francesca l’aveva adorato con la sua bocca, amando il succo che ne era sgorgato, suggendolo con ingordigia. Si inginocchiò davanti a quello scettro, ammirandolo, ...
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