Linda la nerd – Capitolo 17
Data: 27/06/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... braccia, ancora prima che i lembi si fossero discostati a sufficienza per far vedere cosa nascondevano, l’impermeabile si adagiò con un fruscio sul pavimento dietro ai suoi piedi. Nel silenzio risuonarono un “oh, cazzo!” ed un “porca troia…” appena pronunciati da Michele e da Adriano, mentre sullo splendido viso di Daniele si allargò un sorriso sotto gli occhi scintillanti di un morboso desiderio. Francesca sogghignò soddisfatta davanti all’espressione di stupore e ammirazione dei tre, e questa volta non poté trattenere una breve risata quando notò che Enrico le stava dando una dimostrazione pratica di cosa significasse l’espressione “mascella per terra”. Ma, dopotutto, con un corpo come il suo cos’altro avrebbe potuto provocare su quattro ragazzi dell’ultimo anno delle superiori? Sì, il suo viso forse non era esattamente quello che si definirebbe il più bello al mondo, con un mento forse un po’ troppo pronunciato e una mascella troppo squadrata, da investigatore di un film in bianco e nero, sebbene mitigato da labbra gonfie e occhi neri e profondi, un naso dritto e non troppo sporgente, contornato da capelli neri come la notte. Il vero punto di forza del suo corpo, però, era tutto il resto, che chiunque potevano scorgere nella deformazione degli abiti ma pochi avevano potuto vedere nella sua vera bellezza: il seno era una quarta, una meraviglia che faceva eccitare lei stessa quando lo ammirava riflesso in uno specchio e stringeva tra le proprie dita, sollevandolo fino a ...
... leccarsi i capezzoli lunghi un pollice che si protendevano da un’aureola incredibilmente discreta rispetto al resto delle mammelle; sotto, la pancia era stata scolpita da anni di addominali, centinaia alla settimana, in un tale susseguirsi di esercizi differenti che la ragazza avrebbe potuto ripetere a memoria una dozzina di nomi differenti come uno sportivo serio avrebbe potuto nominare ogni calciatore della nazionale dei mondiali dell’82, con un solco in mezzo che partiva appena sotto il centro del seno e sfumava nell’ombelico, il quale sembrava il centro di una clessidra considerando i fianchi, non esattamente stretti ma che sottolineavano quanto si poteva ammirare dietro; e appunto dietro, al pari dell’addome, anche le chiappe erano reduci da squat di ogni sorte e di ogni bizzarro nome, a corpo libero o con pesi, con entrambi i piedi sul pavimento o uno sollevato su uno scalino di plastica o una panca da addominali, e sebbene non fossero delle dimensioni delle bocce, riempivano i pantaloni così bene da rendere difficile distoglierne lo sguardo; le gambe erano ben tornite e la pelle, depilata una volta alla settimana, non rovinata da muscoli scolpiti ma simile ad un velo di seta che invogliasse ad essere accarezzata, soprattutto all’interno delle cosce, spingeva gli amanti a esplorarle per tutta la loro lunghezza con i polpastrelli. Forse, l’unica cosa che non la soddisfaceva del proprio corpo era la propria figa, che trovava esteticamente brutta, sebbene nessun ragazzo, era ...