1. Ognuno per la sua strada 2


    Data: 19/07/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... accusato di violenze ad altri ragazzi ed io invece rappresentavo la parte lesa; mi fece ancora più rabbia osservare quanto fosse maturata la sua bellezza, nel giro di un paio di anni, e quanto le donasse l’aria professionale impeccabile; non ricordava in niente la sbarazzina del sesso libero; mi salutò compunta e prendemmo posto per il dibattito.
    
    Mi impegnai allo spasimo nella causa e diedi fondo a tutta la mia esperienza di vecchia volpe dei tribunali per inchiodare il responsabile alle sue colpe; dovevo necessariamente ammirare la sua abilità a parare i colpi e a restituirli con gli interessi; qualcosa dentro di me sorrideva, quando riconoscevo l’uso di certi miei insegnamenti per ribattere ai miei attacchi e smuovere l’opinione del giudice unico; venne condannato, il giovane, ma gli concessero tutte le attenuanti e se la cavò con poco.
    
    Mentre uscivamo dall’aula, fece in modo da incontrarmi sull’uscio e mi chiese se bevevo un prosecco con lei; le chiesi se era solita brindare alle sconfitte.
    
    “Io si, perché so anche accettare di perdere; avere come antagonista un avvocato importante come te, già depone a mio favore; se avessi perso contro una schiappa, mi vergognerei; perdere contro di te è un onore; ma tu non hai mai saputo perdere. Sei il migliore, sei la logica, la legalità e la fermezza personificate; io sapevo perfettamente che avrei perso; il mio cliente era ed è colpevole, più di quanto dica la sentenza; suo padre è un noto malavitoso; lo avevo avvertito che ...
    ... avrei perso contro di te.
    
    Lui lo sapeva perfettamente, era convinto che il figlio qualcosa doveva pagare; l’importante era che fosse il minimo previsto dalla legge; le attenuanti e gli sconti che ho strappato dicono che ho vinto io, carissimo; ancora una volta non hai saputo attivare la parte destra del cervello, non hai concesso niente alla trasgressione; anche stavolta sono partita dal presupposto che non potevo vincere ma dovevo battermi e perdere con dignità; anche stavolta, esci con la vittoria e le ossa rotte.”
    
    “Che diavolo intendi dire con ‘anche stavolta’?”
    
    “Ancora non hai focalizzato che hai distrutto, col tuo rigore leguleio, un grande amore? Io ti amavo; forse a modo mio, ma ti amavo profondamente; avevo poco più di vent’anni ed avevo deciso di provocarti, di sfidarti se vuoi; ero andata contro tutte le regole per vedere fin dove ti avrebbe portato il tuo rigore logico e legale; l’errore l’ho commesso esagerando e non tenendo conto di quello che affrontavo; ma stavo solo mettendo alla prova il tuo bisogno di logica.
    
    Tu ti sei ribellato alla mia trasgressione ed hai ragionato come una macchina; se dovessi esasperare, direi che puoi anche essere sostituito da un robot; parlo per paradossi, lo sai bene, perché so che sai essere uomo a tutto tondo; il mio problema era capire se c’era in te qualcosa di umano, la capacità di perdonare un errore in nome dell’amore e di tenere in vita qualcosa che era caro a tutti e due.
    
    Come poco fa in aula, hai imposto ad ...
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