Ognuno per la sua strada 2 - Racconti Erotici

Ognuno per la sua strada 2

... ogni costo il tuo senso della logica e della legge; io mi appellavo all’amore, al mio al tuo al nostro amore per chiederti di difendere quel piccolo filo che ci teneva insieme; tu hai applicato il tuo senso talebano della logica ed hai distrutto tutto; sai, anche allora avevo scelto la sconfitta onorevole; non potevi impedirmi di laurearmi, lo dovevi a tuo padre, a mio padre, a me e soprattutto a te stesso, che avevi costruito il giocattolo bello.

Ho perso, ma ho salvato il salvabile ed ora sono una donna libera e realizzata; da quel che sento di te, tu ancora non trovi pace; vincerai ancora molte cause, con la logica e la legalità sopra ogni cosa; ma la tua umanità la cercherai ancora, inutilmente, forse tra le cosce di una qualche Mira che ti riporti l’amore che hai buttato; ma se non te lo costruisci tu, dentro, rinunciando al talebanesimo per un minimo di trasgressività, la ricerca sarà ben dura.”

“Vedo che guardi in continuazione l’orologio; aspetti qualcuno?”

“Complimenti; la tua attenzione ai particolari è sempre viva; aspetto il mio fidanzato, Giorgio Armandi, l’imprenditore rampante che sicuramente conosci; mi ha già proposto di dirigere il suo studio legale; ci sposiamo tra un anno; so che sei più debole e vile di quello che dai a vedere; quindi ti avverto che se cercherai di usare un certo video per gettare fango, ti potrà tornare addosso una valanga che nemmeno puoi immaginare; sto bene, sono felice e difenderò con tutte le armi la mia vita.

I ...

... prosecco sono stati pagati; ecco, questo è Giorgio il mio fidanzato.”

Si era avvicinato un giovane aitante, bello e brillante come tutti quelli della ricca borghesia, i parvenu del territorio, padrone incontrastato di una holding assai forte.

“Sai, mi fa quasi piacere vedere da vicino ‘mister fantasy’ che finora conoscevo solo dalle carte … “

“Che diamine vuoi dire?”

“Non sai che il tuo amato è conosciuto con quel nome per la grande fantasia creativa che mette nella finanza allegra, nell’imprenditoria d’assalto e soprattutto nell’edilizia invasiva e irrispettosa?”

“E allora? Solo perché non ragiona con la parte sinistra del cervello, come fai tu, sarebbe da condannare?”

“No carissima, ti sbagli completamente; è vero che siete fatti l’uno per l’altra perché, come te, usa solo la parte destra del cervello; ma, più ancora di te e, metodicamente, decide di strafare e di calpestare tutto quello che ostacola la sua creatività, incurante dei danni che arreca all’ambiente, alla società, alla dignità degli uomini.

Usare come guida la parte del cervello che presiede alla creatività può essere giusto e positivo, se c’è un controllo della parte sinistra, quella che si ispira alle norme e alle leggi; quando questo controllo manca, la trasgressione porta a fare porcate; lo hai sperimentato sulla pelle e quindi lo sai bene; adesso stai facendo lo stesso errore; sei salita sul carro di un vincitore senza fare analisi, affidandoti all’estro di un momento, a un impulso, a un ...