Il passaggio
Data: 19/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... riferii quello detto dal fratello di Edoardo e dopodiché mi decisi ad entrare nel bagno. Vi erano due lavandini e due toilettes. Bussai a quella chiusa. “Giacomo, le pizze sono state fatte da un po’ gli ho detto di metterle in un posto caldo” Sobbalzai quando all’improvviso si aprì la porta. Con un sorrisetto mi accorsi che il suo “coso” penzolava con fare invitante. “Troietta vieni ad asciugarmelo prima, non vedi che è bagnato?” anche lui sogghignava, allora cercai di fargli capire di essere sotto il suo comando e con la faccia spaventata entrai nella toilette. Lui chiuse la porta dietro di me e mi fece inginocchiare di forza. Mi ritrovai il suo cazzo in bocca in men che non si dica, la sua forza era incredibile, con la coda dell’occhio notai dello sborro sulla tavoletta del cesso. Di sicuro si era segato su di me, pensai ridendo. “Perché ridi troia? Adesso che ingoi voglio vedere se continui ad essere divertito”
La saliva colava dal mio mento, il suo gusto di piscio era poco forte, un’altra prova che in bagno non ci era andato per pisciare. Avevo fatto centro, sarebbe stata una bella serata. Intanto sentii un fiotto caldo in gola: era venuto, come ordinatami ingoiai tutto con calma. Poi mi alzai e gli chiesi: “Come hai fatto a scoprirmi? Neanche tuo fratello Edoardo sa questo segreto” dovevo esternare del tutto la mia relazione con Edoardo, se no avrebbe sospettato anche di lui. Sorrise e rispose: “Quando cammini ancheggi, anche se non lo dai a vedere. Nel bungalow ti ...
... ho visto in mutande e mi sono reso conto delle tue curve non del tutto maschili. Basta questo?”
Sorrisi: “Sì… però tutto ha un costo” lo presi per il colletto e lo baciai teneramente. Lui rispose al bacio e contemporaneamente mi toccò le “tettine” che si stavano sviluppando grazie alle poche medicine che prendevo. “Per i soldi non preoccuparti…” ci staccammo e mi porse due centoni “…prendo il servizio completo.” Risi di nuovo e pensai che sarebbe stata non una bella, ma una fantastica serata.
Capitolo 5: Dimitri
Con le pizze raggiungemmo gli altri alla spiaggia e per tutto il viaggio Giacomo non si trattenne a palparmi ogni volta ne avesse occasione. I suoi erano già tutti intorno ad un piccolo falò di fattura rudimentale ma carino. Mi stupii quando notai un’enorme tenda da campeggio poco più in là.
“Quella dove l’avete trovata?” ammiccai al mio nuovo amico. “Questo è il paese di nascita di Carlo, abita più in là verso l’entroterra. Ogni volta che veniamo qua i suoi genitori ce la portano, è un’usanza che abbiamo da quando siamo ragazzi.”
“Adesso capisco perché abbiamo fatto questo viaggio per arrivare in una spiaggia che comunque non è granché.” Parlai al vuoto perché lui, più veloce di me, aveva raggiunto i suoi amici. In mezzo al cerchio vi erano una dozzina di bottiglie, qualcuno ne aveva già stappata una.
“Federico visto che sei l’ultimo arrivato tocca a te prendere i rametti. Li trovi da quel cumulo laggiù.” “Va bene” con calma eseguii l’ordine e quando ...