Il passaggio
Data: 19/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... depilato il petto e probabilmente anche l’inguine solo per l’estate, le sue mani erano ruvide, segno che lavorava molto manualmente.
Sperai dunque che le mie previsioni fossero azzeccate e che dunque una volta venuto in fretta il figlio di papà mi sarei goduto l’altro maschiaccio. Fu quest’ultimo ad interrompere un periodo di studio durato anche fin troppo. Mi sollevò in braccio e scambiando battute con me e i suoi amici entrammo in acqua, dove mi buttò con leggerezza però. Mi accorsi di stare ridendo anche io, una serie di gridolini fermarono la mia risata in quanto l’acqua era proprio bella fredda. Saltellai fradicio da Kevin al quale mi abbracciai. Mi strappò la camicia da dosso chiedendo scusa al legittimo proprietario che probabilmente stava godendosi lo spettacolo al caldo dalla riva. Poi ridendo Kevin mi spintonò e inciampai andando a finire completamente sott’acqua. Quando riaffiorai vidi solo più Carlo, mi stavo quasi dimenticando di lui, ora era con il rigonfiamento a due centimetri dalla mia bocca. A gattoni lo presi di forza e lo succhiai malamente. Al ché urlò pregandomi di staccarmi. “Succhia con voglia la cagna” disse Kevin alle mie spalle. Poi mi prese con forza da dietro, il suo pene premeva contro la stoffa della culotte, era completamente nudo. Mi fece inginocchiare e mi girai verso il suo cazzo, subito dopo arrivò Carlo. Allora presi una grande boccata d’aria e iniziai il mio primo bocchino sott’acqua. A Carlo facevo più il bastardo, gli premevo le ...
... palle e gli riservavo più favori. Quando ebbi già ripreso più volte il fiato e più volte mi fossi inabissato per prelevare il loro umore, notai in Carlo un cedimento. Allora lo spostai in modo da avere il cazzo suo fuori dall’acqua e gli sparai una spagnola che doveva essere davvero memorabile: il suo glande si incuneava nel mio reggiseno, lambiva le mie tette e arrivava in bocca. E fu proprio nella bocca dove mi ringraziò profondamente. Ingoiai il quarto seme della serata con piacere, a quanto pare la voglia non era ancora sparita. Mi alzai e aspettai Kevin. “Amore mi sto sentendo veramente porca, ora ho una tremenda voglia di te, del tuo corpo. Vieni” cercai di intimorirlo con la malizia di una predatrice, lui arrivò da me muovendo l’acqua intorno. Il suo pisello venne alla luce. Oh merda, pensai. Lo avevo succhiato poco tempo prima ma la foga mi aveva fatto percepire una cosa che non rispecchiava la realtà. Era un cazzo di 25 centimetri buoni che si addiceva per dirla tutta ad uno di colore. Ciò voleva dire che ne avevo ingoiato appena metà e il resto me lo dovevo aspettare nel culo, anzi nell’intestino. Arrivato da me, mi baciò con passione il collo, per prendere un grosso respiro e sollevarmi all’altezza del suo bacino. Sempre silenziosamente mi sfilò le mutandine, che appallottolò e lanciò a Carlo poco lontano intento a pulirsi del tutto dall’orgasmo. Questo di quello che mi venne raccontato dopo perché nel mentre io ero intento a contemplare l’ormone a pochi centimetri da ...