1. Il supermercato


    Data: 18/07/2022, Categorie: Etero Autore: XMan2020, Fonte: Annunci69

    ... veramente di buono. Era veramente una (piccola) bella donna. Mentre mi armavo di un nuovo preservativo, quello che indossavo si era sgualcito nella foga, glielo misi in bocca e lei succhiò avidamente.
    
    Riarmato il pezzo, feci il giro del letto in modo da essere alle spalle del suo corpo e glielo misi direttamente in culo, senza tanti preamboli. Avevo giocato col suo buchino quasi tutto il tempo, stimolandolo con le dita ed ero arrivato ad infilarne due senza problemi. Lei, infatti, gemette direi solo di piacere e fece una cosa che – normalmente – mi fa sempre impazzire quando capita: percepita la mia cappella appoggiata al suo buchino, spinse con il bacino verso di me per buttarselo tutto dentro.
    
    Avrei potuto venire subito solo per quel gesto.
    
    Invece riuscii a controllarmi abbastanza ed iniziai a pomparla lentamente, in un bel crescendo. Mi stava veramente facendo godere tanto e lei gradiva moltissimo.
    
    Non impiegai molto tempo a godere, ero troppo eccitato. Come la prima volta, mi scappuccio, e se lo ficcò in gola, per pulirlo e ...
    ... “sentirlo” tutto.
    
    Nuovamente mi baciò, poi il suo telefono squillo rumorosamente, non capii se era una sveglia od una chiamata, lei lo guardò, si voltò verso di me e mi disse: “devo andare a preparare la cena”. Veloce passaggio in bagno, si rivestì e – senza nemmeno bere un bicchiere d’acqua – se ne andò.
    
    Non ci furono convenevoli, non le avevo nemmeno detto come mi chiamavo né qual era il suo di nome.
    
    Uscendo, mi regalò un bellissimo sorriso e mi disse: “tanto sai dove trovarmi”.
    
    Mi feci una doccia e mangiai la carne e le verdurine che avevo acquistato un paio d’ore prima nel “nostro” supermercato… erano buonissime, avevano un gusto particolare, il suo.
    
    *******************************************************************************************************
    
    Nota: questa storia, come tutte le mie storie, è basata su fatti realmente accadutimi che “aggiusto” per renderli più gradevoli alla lettura e “mascherare” le identità delle persone coinvolte, alterando luoghi e nomi; ma la trama e l’accaduto sono, sostanzialmente, quelli che racconto. 
«1234»