1. Il supermercato


    Data: 18/07/2022, Categorie: Etero Autore: XMan2020, Fonte: Annunci69

    ... era impossibile non farlo. Una signora adulta, sulla cinquantina, già abbronzata (residui della montagna?), non molto alta ma con forme moooooolto giuste ed un bel decoltè messo in mostra dal suo vestitino giallo canarino e smanicato, nemmeno fosse stata già estate. Considerato che poi, nei supermercati fa “quasi freddo” tutto l’anno, vabbè.
    
    Mi colpì immediatamente, perché era una bella donna e cercai, senza nemmeno dovendo accampare troppe scuse considerato che dovevo comprare le mie verdurine, di avvicinarmi per “odorarla”. Talvolta, malgrado io sia un po’ troppo sensibile ai profumi forti, le Donne hanno un profumo tutto loro che mi inebria: un misto carne ed eau de toilette, che crea un mix esplosivo…
    
    Detto, fatto, mi avvicino e mentre afferro i miei peperoni la odoro senza risultare invadente ovviamente. Li succede una cosa strana: io mi eccito immediatamente perché il suo profumo era veramente “come piace a me”, e lei, per quanto io non avessi fatto alcun gesto evidente di sorta, si gira, improvvisamente, verso di me e mi sorride. Anzi prima mi sorride e poi si mette proprio a ridere, allontanandosi verso la bilancia con le sue verdure da pesare.
    
    Sono colto di sorpresa, ma non lascio cadere l’occasione. Le verdure ce l’ho anch’io e vado deciso verso la bilancia, dove si trova già lei, per la mia pesa.
    
    “Cosa ho fatto di divertente” le domando diretto. Lei si gira, questa volta con uno sguardo quasi severo, ma che tradisce un sottile compiacimento derivante ...
    ... dal fatto che ho colto la sfida.
    
    “mi hai odorato, e non mi era mai capitato”. Sgamato. “a dire il vero a me non era mai capitato di essere colto nell’atto! Non volevo essere invadente, solo “sentirti””.
    
    Mi sorride ancora. “vuoi odorarmi meglio?”
    
    Ero già eccitato da prima, l’avrei sbattuta li sul bancone davanti a tutti. Era provocante nel corpo, nei gesti, nelle parole e nelle intenzioni…
    
    “si”. “andiamo, mi dice lei, immagino tu viva qui vicino, ti ho visto altre volte”. “andiamo” riesco solo a risponderle. Come ho fatto a non notarla prima?!?
    
    Dal super a casa mia ci sono pochi isolati a piedi. Muniti diligentemente entrambe delle nostre buste riciclate contenenti l’acquisto della sera, andiamo di buon passo, ma senza fretta, verso il residence, mentre lei mi bersaglia amabilmente di domande. Tutte rigorosamente “generiche”: di dove sei, cosa fai a Firenze, perché fai shopping proprio li… insomma un dolce terzo grado, ma assolutamente comprensibile. Avrei potuto essere un folle lucido e l’unico modo per farli scoprire è far loro domande banali, tecnica che condivido ed uso regolarmente anch’io.
    
    Arriviamo al portone, apro ed entriamo nel grande androne sempre deserto, in quel momento forse c’era solo un altro appartamentino locato e non avevo mai “beccato” l’inquilino quando ero in transito nelle parti comuni.
    
    Come si chiude il portoncino, lei mi afferra per un braccio e mi dice: “fammi sentire il tuo odore”. Mi chino leggermente su di lei per baciarla e ...