1. Il supermercato


    Data: 18/07/2022, Categorie: Etero Autore: XMan2020, Fonte: Annunci69

    ... lei, mollata la sporta a terra non curante del suo contenuto, schiva le mie labbra e mi odora il collo prima, e poi me lo lecca generosamente. “sai di buono” mi dice. A quel punto si guarda intorno, si inginocchia, me lo tira fuori e se lo mette tutto in bocca. Gli dà una veloce ciucciata, poi torna su, mi spara un bacio con la lingua e ripete: “si, si, sai proprio di buono”.
    
    Due minuti e siamo in casa completamente nudi.
    
    Ho iniziato a montarla, da dietro, appoggiandola al divano dell’open space; giusto il tempo di infilarmi un preservativo velocemente e poi zac, dentro. Lei non chiedeva di meglio ed anche la posizione d’inizio le risultò gradita. Più pompavo, più gemeva. Si contorceva tutta e cercava, anche da quella posizione di baciarmi, leccarmi.
    
    Venne un paio di volte prima che mi decidessi a venire anch’io. Veniva rumorosamente, da vera troia ed era bagnata al punto giusto, ne troppo ne troppo poco.
    
    Appena venuto, ancora nella stessa posizione appoggiati al divano in mezzo alla stanza, lei si staccò da me e si chinò per prendermelo in bocca e pulirmelo dopo averlo privato del condom. Lo fece con gusto, non per dovere o convenzione.
    
    Quando le situazioni sono così calde, mi ri-eccito quasi immediatamente, così lei passò dalla pulitura al pompino per gonfiarlo senza soluzione di continuità.
    
    Ci trascinammo al letto senza smettere di toccarci e baciarci, eravamo veramente infoiati.
    
    Arrivati in camera, la posizione che ci venne naturale fu quella del ...
    ... 69, ci leccammo reciprocamente i genitali per un po’, finchè lei, che era già sopra, non decise di mettersi comoda. Recuperò un nuovo preservativo dal comodino dove li avevo appoggiati, m’incappuccio è mi montò con gusto.
    
    La sua pluriorgasmicità fece il resto. Aveva due tettone non più sode come quelle di una ragazzina, ma assolutamente “giuste” che sbattevano ad ogni colpo e che imparai prima a stringere e poi strizzare, anche con una certa forza. La eccitava molto avere i capezzoli strizzati. Ad un certo punto, senza mai perdere il ritmo, le presi in bocca le tette, una alla volta, e le morsi i capezzoli. Una procedura che può interrompere il coito in qualche caso, perché può dare anche molto dolore in un momento decisamente sbagliato. Ma nel suo caso pensavo di essere nel giusto e lei reagì come immaginavo, gemendo ancora di più: il piacere che ne riceveva superava di gran lunga il dolore che, indubbiamente, le stavo procurando.
    
    Si sfogò per bene, godendo ed allagandomi. Gemeva sempre più forte e quando godeva, quasi ululava dal piacere, emettendo un suono gutturale profondo, molto diverso dai toni femminili che avevo conosciuto fino ad allora.
    
    Arrivata per la quarta o quinta volta da quando avevamo varcata la soglia di casa, si buttò sul letto accanto a me, mi baciò con la lingua e mi disse… ora divertiti tu… anche se io mi stavo già divertendo moltissimo…
    
    La lasciai sul letto inarcandole leggermente il corpo. Me la leccai tutta, perché – anche lei – sapeva ...