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Quelle strane mutandine (Pt. 1)
Data: 16/07/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu
... perdere il controllo. Fortunatamente smettono subito e io riprendo fiato ansimando. Mia madre entra in sala con i piatti, tossisco per nascondere il tutto e cominciamo a mangiare il secondo. Lei non ha fame e si ritira in camera da letto, lasciandomi in balia di Marco. -“Ti prego basta…” – sussurro. Lui sorride diabolicamente mi sembra di essere in un incubo. Devo cercare di controllarmi e questo mi provoca seri problemi… se solo non ci fosse mamma… -“Smettila tu…” – mormora -“Mi sembra che stai godendo non è così?” – La sua domanda mi pone dinnanzi un’amara verità; Nonostante non voglia ammetterlo, tutto quel trambusto mi piace. Non solo mi piace, ma in cuor mio pretendo anche un bell’orgasmo. Prendo la forchetta e taglio un boccone. Lo mando giù e subito dopo sento la scossa. Sussulto. La forchetta cade sulla tovaglia e io mi riappoggio allo schienale con tutta me stessa. Le vibrazioni sono intensissime. La mia intimità gronda e comincio a toccarmi; cosce, seni, fianchi, serro le gambe, mi mordo un labbro, chiudo gli occhi. Lo sento montare; so ...
... già che sarà violento. Mi guardo attorno ed emetto sospiri misti a piccoli gemiti. Non so neanche cosa sta accadendo, so solo che sto avendo un orgasmo. Serro le labbra e digrigno i denti mentre il piccolo fallo mi scuote. Fa caldissimo, mi lascio andare e dalla mie labbra esce un gemito di benessere. Le vibrazioni si placano e il mio orgasmo lentamente culmina. Mi ritrovo nuovamente con i piedi per terra, uno strano torpore nel corpo e le mutandine appiccicose. Marco mi dona uno sguardo divertito e con un cenno del capo mi indica di andare. Non me lo faccio ripetere due volte e salgo chiudendomi in camera. Mi sento… strana ma felice. Mi levo rapidamente la gonna e lentamente le mutandine, facendo uscire il vibratore. L’odore dei miei umori permea l’aria della mia stanza e mi lascia di stucco. Voglio un altro orgasmo. Quando il cellulare vibra di nuovo sulla scrivania, ecco un altro messaggio di mio fratello. “Voglio che domani mi vieni a prendere e indossi quelle mutandine. Non fare storie. Se scopro che non te le sei messe dico a mamma del tuo ragazzo.”