1. Quelle strane mutandine (Pt. 1)


    Data: 16/07/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu

    -“Mamma, vado a prenderlo io Marco, non ti preoccupare!” –
    
    Così urlo dalla mia cameretta mentre mi vesto per andare a recuperare mio fratello Marco dal calcetto. Di solito ci andava sempre mamma, ma stavolta volevo guidare un pò e vedere qualcosa di diverso dai libri universitari che mi avevano riempito quella giornata. Sono le17.15, fuori è già buio, ma non fa molto freddo, perciò opto per un maglioncino beige e dei jeans che mi calzano a pennello, abbinandoli alle mie Converse blu e bianche preferite. Non appena finisco prendo le chiavi dell’auto dalla mia scrivania e esco dalla stanza chiudendola a chiave; non voglio che nessuno esplori il mio mondo durante la mia assenza, su questo non transigo. Dopodiché mi reco in garage, salgo in macchina e parto diretta alla mia metà. Arrivo in perfetto orario davanti all’entrata del campetto; i ragazzi si salutano ed escono, non trovo nessuno di attraente, mio fratello monta in auto qualche minuto dopo col suo borsone e lo zainetto, pulito e profumato. In auto il suo odore copre quello dell’Arbre Magique, è unico, difficile da definire e mi piace… per tornare a casa imbocchiamo la tangenziale e subito veniamo travolti da una vagonata di traffico. Ci fermiamo, muovendoci ogni 5-6 minuti di qualche metro e stop. Procediamo tutti a passo d’uomo finché non raggiungiamo il tratto sopraelevato. Non capita spesso di rimanere imbottigliati in così tanto traffico, ma qualche volta accade. Siamo ormai fermi da più di 20 minuti, manca ...
    ... qualche chilometro alla nostra salvezza e sembra che abbiamo gettato l’ancora. Mi rincuoro solamente guardando fuori dal finestrino; un tappeto di luci ed edifici, una visuale ottima e a tratti romantica su un quartiere della nostra grande città. Alla radio suonano melodie pop piuttosto catchy sconosciute alle mie orecchie e abbasso il volume perché voglio scambiare quattro chiacchiere con mio fratello. Io e Marco abbiamo un bel rapporto, finché non si toccano tasti come quelli del sesso parliamo tranquillamente, ma stasera siamo fin troppo silenziosi e ho voglia di rompere il ghiaccio.
    
    -“Com’è andata oggi?” – il mio timbro vocale basso e pacato mi ricorda sempre mamma.
    
    Lui inizia a spiegare e io cerco di restare attenta il più possibile. Non m’interessa molto l’universo del pallone e lui mi descrive con gran fervore tutte le azioni salienti dell’amichevole, ma ad un certo punto una sua frase mi colpisce.
    
    -“L’attaccante della squadra avversaria ha fatto un tackle a Paolo lungo quanto il pene di quel tuo amico!” –
    
    Mi volto subito lo guardo aggrottando un sopracciglio. Di tutta risposta lui guarda fuori dal finestrino e io m’irrigidisco, così cala il silenzio e il sottofondo pop è l’unica cosa che si sente oltre ai rumori dell’auto. Fortunatamente ci muoviamo un pò ma non appena siamo di nuovo fermi ripenso alle sue parole. Impietrisco e i ricordi vanno a ieri pomeriggio.
    
    Avevo invitato quel ragazzo di colore a casa solo per far contenta Sonia che continuava a ...
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