Quelle strane mutandine (Pt. 1)
Data: 16/07/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu
... ripetermi di farmi una bella scopata. Sonia è una mia “amica” d’università, più che altro una conoscente, e sul sesso non è affatto una perditempo. Mi ha introdotta lei a Felipe, ovviamente dopo esserselo scopato. Mi aveva riferito che lo aveva lungo ma in reltà era solo qualche centimetro più esteso di quello del mio ex ragazzo. Detto questo aveva un bel fisico ed era anche simpatico. Così dopo mesi di astinenza da pratiche sessuali finii di nuovo sul letto, stavolta con lui, ma non un letto qualsiasi; quello matrimoniale nella camera di mamma. Lei non chiudeva mai a chiave la sua stanza, a parte il fatto che non ci entravamo mai. Ma ieri per avere più spazio e godere di più con Felipe ho dato uno strappo alla regola.
Avevamo iniziato a spogliarci sul divano, baciandoci e toccandoci vicendevolmente per poi recarci in camera. Nel corridoio però, mentre cercavo di andare verso le scale per attirarlo nel mio mondo, lui mi ferma e m’incolla al muro; batto leggermente la testa ma poco importa. Lui si stringe a me, siamo nudi, il suo membro struscia ad ogni movimento sul mio ventre, mi piace da matti e glielo prendo in mano mentre ci baciamo. Le sue labbra carnose e la sua lingua mi esplorano il collo mentre lo impugno, caldo e turgido nella mano. Così, presi dalla passione ci muoviamo verso la camera di mammafinendo sul lettone. Ha una bella dose di forza e mi scaraventa sul letto dove lo faccio godere con un pompino e dopo ci divertiamo con una bella scopata. Lui mi ...
... penetra bene, anche se con le dovute protezioni a cui sono contraria, e l’orgasmo arriva quasi reciprocamente. Dopo la scopata ci rivestiamo e lo invito a uscire. Poco dopo mio fratello suona e io gli apro, cercando di rimettermi a posto.
-“E tu come l’hai visto…”- avverto le guance in fiamme mentre glielo chiedo.
-“Semplice!” – si gira e mi rivolge lo sguardo – “Sono entrato e uscito… eravate così impegnati che manco ve ne siete accorti. Ho visto…” –
-“Hai intenzione di dirlo a mamma?”- chiedo vergognata delle mie azioni.
-“Diciamo di no. Ma solo se…” –
Le sue parole creano suspence; con tutti i pensieri che mi passano per la mente ho dimenticato di essere nel traffico. La macchina davanti si è mossa di qualche metro, posso vedere chiaramente il cartello che indica la nostra uscita ma di questo passo ci vorrà un altro pò. Ritorno con gli occhi su Marco che chinandosi apre lo zainetto che ha tra le gambe e tira fuori delle mutandine.
-“Vuoi che mi metta queste… tutto qua?” – gli chiedo quasi ridendo.
-“Sì.” – lui non aggiunge altro e cala di nuovo il silenzio.
Ho un attimo di timore; tra di me ho paura che in quelle mutandine ci sia dell’altro ma sono ottimista. Dopotutto cosa ci potrà essere mai di strano…
-“Accetto” – dico con grande sicurezza.
Lui ridacchia ma io non gli do affatto peso, arrivando in silenzio a casa.
In auto mi erano sembrate delle innocue mutandine neri ma quando torno in stanza dalla doccia e le trovo rivoltate sul letto ...