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Violenza sessuale nel negozio
Data: 07/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Evoman, Fonte: Annunci69
... e fedele si era accorto che la mia mente lo rifiutava. Con il passare dei giorni la confusione e la depressione avevano cominciato ad abbandonare la mia mente riportando la mia esistenza sempre più vicina a una vita normale. Dopo quell’ultimo orgasmo il mio corpo sembrava essersi definitivamente assopito. Se inizialmente avevo provato repulsione per il sesso opposto e in particolare per mio marito, adesso invece rimanevo indifferente anche di fronte agli uomini più belli e affascinanti. Trattavo tutti con estremo distacco. Avevo voluto riprendere a lavorare nella stessa gioielleria sebbene lo psicologo mi avesse sconsigliato di ritornare sul luogo ove avevo subito quel profondo e doloroso trauma. La vita sembrava scorrere normale. Giorno dopo giorno riacquistavo la serenità che sembrava avessi perduto per sempre. Poi una sera, rimasta sola a chiudere il negozio, proprio nel momento in cui spengo le prime luci del negozio il flash indietro nel tempo. Guardando il bancone rivivo la scena di me seminuda piegata sul bancone, del mio assalitore che mi prende da dietro. Sento i gemiti di me stessa e mi eccito. Dopo tanto tempo sento delle piccole contrazioni al ventre. La mia mano scende meccanicamente tra le gambe alla ricerca del mio sesso. Le parole volgari e violente che quell’uomo ha riservato a me riecheggiano nella mia mente e mi fanno bagnare. Mi poggio alla parete mentre le mie dita cominciano a massaggiare freneticamente il mio sesso. Chiudo gli occhi mi ...
... lascio assalire dal ricordo degli orgasmi di quella sera. Gemo di piacere. Sento le gambe mancarmi. Mi accovaccio lentamente sul pavimento mentre le mie dita tormentano il clitoride eccitato. Vengo. Mi lascio trascinare in un orgasmo fantastico mentre nella mia mente continuano a ripetersi le immagini di quell’uomo che mi prende in modo animalesco, che mi urla quanto sono troia. Riprendo fiato lentamente. Mi rendo conto che non riuscirò mai a cancellare il piacere provato durante quei momenti. E mentre il mio matrimonio è ormai andato in frantumi, scopro una parte di me che continua a desiderare quel maschio deciso e violento che mi ha fatto sentire una femmina calda e vogliosa dopo tanto tempo. Dopo quella sera le immagini di quell’amplesso mi si ripropongono in modo sempre più ossessivo, costringendomi a rifugiarmi in qualche stanza per masturbarmi furiosamente. Dopo alcuni giorni la masturbazione e il conseguente orgasmo cominciano a non soddisfarmi più. La voglia di essere posseduta con la stessa violenza della sera della rapina, il desiderio di tornare ad essere la preda quell’uomo diventa un’ossessione. E così eccomi qui, nella sala di attesa del carcere ove lui è rinchiuso in attesa di poter parlare con lui. Non so come sia riuscita ad ottenere la possibilità di rivedere il mio carnefice. Sono confusa. Non ho la più pallida idea di come comportarmi. Continuo a chiedermi se quello che sto facendo sia la cosa giusta, combattuta tra la voglia di rivedere il suo ...