Violenza sessuale nel negozio
Data: 07/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Evoman, Fonte: Annunci69
... muscoli della mia vagina contrarsi al ritmo forsennato del mio scopatore. Delle leggere fitte di dolore all’addome mi fanno rendere conto di quanto siano arrugginiti i miei muscoli, di quanto tempo sia passato dall’ultima volta in cui sono stata presa con così tanto ardore.
Godo ancora una volta, assaporo quel piacere immenso che fino ad oggi era solo un dolce ricordo di gioventù. Sento il mio stupratore gemere mentre un caldo tempore invade le mie viscere.
Oddio!
‘Noooooooooo, non dentrooooooo’ ‘ gli urlo in un attimo di lucidità, sapendo che ormai è troppo tardi. Il porco bastardo sta scaricando dentro il mio ventre fertile il suo seme. Non prendo alcuna precauzione e potrei rimanere incinta!
‘Noooooooooo’ ‘ è il mio ultimo vano e disperato tentativo di fermarlo. Un no privo di fiato che forse avrò sentito solo io.
Lo sento grugnire soddisfatto. I miei no sono un incitamento a pompare le ultime gocce del suo piacere più in fondo possibile, dentro al mio utero.
Un ultimo orgasmo invade il mio corpo, grido con tutto il fiato che ho dentro.
Poi il buio.
Quando riapro gli occhi mi ritrovo su un letto d’ospedale. Mio marito è li accanto a me che aspetta che riprenda conoscenza. Mi sta tenendo la mano ed ha il volto provato.
Prima che io possa aprire bocca la mia mente ritorna indietro a quegli ultimi istanti in negozio. Sono ancora viva, è questo che conta, forse.
La voce preoccupata di mio marito interrompe ogni mio ulteriore pensiero: ‘Come ti ...
... senti?’
‘Uhmpffff’potrebbe andare meglio’ ‘ rispondo con un fil di voce.
‘Il dottore ti ha sedata. Quando ti hanno ritrovata nel negozio eri in preda a forti convulsioni”
‘Si…un ragazzo…gli ho aperto…poi…dov’è? Che fine ha fatto?’ ‘ sussurro confusa
‘Lo hanno preso. Era riuscito a scappare, ma non ha avuto il tempo di arrivare in fondo alla strada. E’ stato preso a calci dalla gente e se non fosse stato per l’intervento della polizia l’avrebbero ammazzato come un cane. Tutto finito, amore.’
…continua Queste le immagini di quanto è accaduto tanto tempo fa: ricordo il processo, l’accusa di rapina a mano armata, violenza carnale e tentato omicidio. Gli avvocati usarono le ferite che mi ero procurata alle mani e il coltello conficcato sul bancone per sostenere che il delinquente aveva tentato di tagliarmi i polsi per lasciarmi morire dissanguata. Non mi fu chiesto di testimoniare, le poche immagini delle telecamere a circuito chiuso, lo stato in cui ero stata ritrovata e la refurtiva nelle tasche del malvivente erano state prove sufficienti a convincere tutti della sua colpevolezza.
Dopo aver assistito in silenzio alla condanna di quell’uomo ero tornata a casa per una lunga convalescenza fatta di sedativi e psicologi. Da quel giorno non ero più riuscita a fare l’amore con mio marito, il solo pensiero di un rapporto carnale mi faceva provare ribrezzo. Ben presto mio marito si era reso conto che mi aveva persa per sempre. Malgrado fosse stato sempre un marito attento ...