Chiodo schiaccia chiodo! - Racconti Erotici

Chiodo schiaccia chiodo!

... A quel punto capii che stava sborrando dentro mia moglie.

Trascorse del tempo e quando si ripresero dall’orgasmo, si ricomposero e si alzarono in piedi, ora riconobbi l’uomo che si trombava mia moglie, era mio fratello Giacomo. Fuggii via da quel posto, volevo cancellare per sempre la visione terribile che si era manifestata davanti ai miei occhi, poi tentai di mentire a me stesso dicendomi:

“No, quella non era Rosa, forse era una che le assomigliava, adesso torno in casa e sicuramente lei sarà sul nostro letto che dorme.” Purtroppo quando entrai in camera, sul letto non c’era. L’avrei aspettata, avrei atteso che tornasse fingendo di dormire, poi mi sarei sollevato di colpo, l’avrei aggredita e cacciata di casa. Mentre aspettavo, ebbi un’altra idea, per il momento avrei fatto finta di niente, il giorno dopo avrei pensato alla mia vendetta.

Mentre facevo colazione, la osservavo andare e venire per la cucina intenta a preparare gli ingredienti per avviare il pranzo, dopo ci saremmo recati alle serre a controllare la crescita degli ortaggi di stagione. Lavorammo tutta la mattina fianco a fianco, poi tornammo a casa a pranzare. Durante tutto il tempo, la spiavo di nascosto per cogliere nell’espressione del suo viso qualche segno di pentimento o magari di rimorso, niente, sembrava quella di sempre ne triste ne allegra, eppure durante la notte si era divertita parecchio.

Di pomeriggio mi disse che sarebbe andata in città a fare delle spese, io risposi secco:

“Va ...

... bene, divertiti.”

Quando fu uscita, andai a bussare alla porta che dava nell’appartamento di mio fratello, mi aprì il mio nipotino Valter:

“Ciao zio, volevi parlare con papà?”

“Beh sì, se c’è vorrei dirgli una cosa”

Sapevo benissimo che era il suo turno per sorvegliare la mungitura, quindi mi aspettai la risposta di Valter che giunse puntuale:

“No papà non c’è, oggi ci sono gli addetti alla mungitura.”

“Ah sì, è vero me l’ero dimenticato, allora c’è la mamma?”

“Sì, te la chiamo”.

Cristina era sotto la doccia, mandò a dire di aspettare, che sarebbe arrivata in un attimo. Dopo dieci minuti, comparve avvolta in una vestaglia di spugna e mi salutò molto cordialmente:

“Ciao Vincenzo, come mai qui a quest’ora?”

Le feci cenno di chiudere la porta e senza mezzi termini dissi:

“Lo sapevi che tuo marito si scopa mia moglie?”

Cristina sbiancò in volto e si sedette sulla prima sedia che trovò:

“No, perché, tu come l’hai saputo?”

“Li ho visti, la notte scorsa erano nel frantoio e ci davano dentro di brutto.”

“Non è possibile, ma sei sicuro?”

“Posso giurartelo su quello che vuoi, anche a me è preso un colpo quando ho visto la scena.”

“Maledetto porco, quando torna gli dico chiaro e tondo che prendo i bambini e torno a casa dei miei genitori.”

Non le risposi subito, ma pensai per qualche minuto a quello che stavo per dirle:

“Secondo me fai male, forse io avrei un’idea migliore per vendicarmi.” “E quale sarebbe?”

“Restituiscigli le ...