Le corna di laura 1 - Racconti Erotici

Le corna di laura 1

... di nuovo, nonostante la difficoltà di tamponarsi la figa.

“Tu sei bella, bella, bella; ti amo; i love you.”

Mi sorride a trentadue denti e mi spinge delicatamente fuori; esco verso la spiaggia e trovo l’ombrellone; Laura non c’è ma ci sono le sue cose; dopo una decina di minuti arriva con un’altra ragazza e due bulletti, simili al suo amore; scherza sulla mia pigrizia, ma ormai mi sono rassegnato ad essere l’obiettivo preferito della sua ironia; pranziamo nella tavola calda dell’hotel con una pizza immangiabile; per il pomeriggio, bighelloneranno; sottovoce, le suggerisco di pulire la sborra secca che ha addosso.

Mi fa il segno delle corna e mi lascia sotto l’ombrellone, avviandosi con gli altri; mentre mi aggiro annoiato mi sento apostrofare da una voce che mi ricorda qualcosa, ‘Paolo!’; mi giro e mi trovo di fronte Ignazio, un vecchio compagno col quale avevo fatto coppia sulle spiagge campane nel beach volley fino a diventare campioni in tornei regionali; passiamo un po’ di tempo a spiegare perché siamo lì e a ricordare i bei tempi andati, tre o quattro anni prima, in tutto.

Gli indico l’ombrellone che mi compete e gli accenno a Laura e ai suoi nuovi amici sconosciuti, italiani anche loro da quel che ho capito; ci promettiamo di rivederci e mi metto in cerca della mia amica e dei suoi nuovi conoscenti; tiriamo fino a sera e andiamo a cena; finalmente mangiamo cristianamente; non abbiamo quasi finito che i tre, Laura e i due maschi, sono in pista; con la scusa ...

... di ballare, l’hanno stretta in mezzo e le piantano il cazzo apertamente tra le cosce, davanti e dietro.

La ragazza che è con loro, di fronte all’atteggiamento di lei che ogni tanto mi fa il segno delle corna, mi chiede.

“Senti, ma tu sei il suo ragazzo?”

“No; mi ha definito il suo autista!”

“Questa è bella! Da soli qui tra sole e mare e sei solo l’autista; sei un masochista?”

“No, carina; sono uno sfigato che ha accettato di favorire un paio di capricci di una ragazza viziata e ottusa, convinta di essere la migliore di tutti e che intanto si fa calpestare da tutti.”

“Visto che non c’è un cazzo da fare, spiegami; sono laureanda in psicologia e già faccio tirocinio da analista; mi incuriosisce il discorso; a proposito, mi chiamo Silvia, vengo da Roma, quel bulletto tronfio è Lello, il mio ragazzo … “

“Io sono Paolo, lo sfigato; lei è Laura, non so dirti che cosa sia, lascio a te classificarla; il suo ragazzo ufficioso è Sergio, un tipino come il tuo; quando è in rotta, si fa scopare da me finché dura la frizione; lui è andato in riviera a caccia di figa; lei mi ha convinto a venire qui, ma prima ha fatto una tappa ad un centro televisivo per pornostar; cammina male ed ha il costume intero perché le sanguinano la figa e le emorroidi; ha scopato in doppia con due neri maestosi; quindi, per me, niente scopate.”

“Scusami, ma è per lo meno scema; anche le ragazzine sanno che in quel centro televisivo, se non ti organizzi per bene, esci per lo meno col culo che ...