Le corna di laura 1 - Racconti Erotici

Le corna di laura 1

... nota riviera; lei accarezza da tempo, non si sa in base a quali suggestioni, una vacanza a Gran Canaria, tutta sole e sesso.

Quando lui le dice categoricamente che preferisce andare da solo coi suoi amichetti, anche per sentirsi più libero, Laura, come fosse quasi scritto in qualche libro del destino, si rivolge a me per organizzare la vacanza spagnola; non mi chiede neppure un’opinione e smanetta a lungo sul mio computer per prenotare, facendo aggio sulla mia carta di credito, dal 10 al 16 agosto una camera con letto matrimoniale in un discreto hotel direttamente sul mare; come sempre, accetto senza discutere.

Mi sorride molto, l’idea di passare con lei un’intera settimana senza la pericolosa prospettiva di una sua scomparsa improvvisa al richiamo del macho, per l’enorme distanza che li avrebbe separati; è quasi naturale che non analizzi il progetto che ha elaborato e la tabella di marcia che ha previsto per rendere il più possibile ‘nostra’ la vacanza a Gran Canaria; il fatto di essere soli nel sole e sul mare mi riempie di gioia e mi basta.

Volo prenotato e felicemente concluso, troviamo all’aeroporto un’auto a noleggio che riconsegneremo all’hotel; mi insospettisce la presenza di un autobus navetta, pronto all’uscita, destinato all’hotel; ma mi affido a lei che, sul navigatore, imposta un indirizzo per me misterioso; inutile fare domande, l’unica risposta è ‘fidati e segui il navigatore’, che è impostato in spagnolo e mi pone qualche difficoltà perché non parlo ...

... correntemente la lingua, anche se la conosco.

Mi sorprende un poco la location, i capannoni di uno studio televisivo di cui non ho alba; ma lo sbalordimento vero è per un cartello all’ingresso che indica l’accesso ai provini per diventare pornostar; non ci vuole un indovino per dire che Laura ha deciso di farsi una scopata gigantesca in uno di quegli ambienti dove le ragazze come lei si scatenano con bull eccezionali per vedere il video girare in internet; per me, pura aberrazione; per lei, un leggero capriccio di ragazza.

Passo così di sorpresa in sorpresa, quando mi rendo conto che non ha scelto emotivamente ma aveva mandato da tempo una scheda di partecipazione, corredata da foto ben più che osè e un video in cui si esibisce da perfetta puttana col macho del suo cuore; la festosa accoglienza dice chiaro che la sua richiesta è stata accettata volentieri e che tutto è pronto come fissato telefonicamente; siamo introdotti in varie sale successive e parla con tecnici, regista e conduttore; nell’ultima sala, un letto e due mandinghi enormi.

La sorpresa diviene beffa quando le chiedono che ruolo abbia io che l’accompagno; risponde che sono un amico che non c’entro affatto con la sua performance e che faccio solo da autista; sento un conato di vomito salirmi dal profondo, ma mi adeguo e, come mi viene consigliato, mi siedo su un divano nella sala d’attesa; per i primi minuti, tendo inutilmente l’orecchio a suoni che provengano dalla sala a fianco che però, insonorizzata, ...