1. Emanuele e la puttana, the end


    Data: 24/06/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... il tuo lavoro non ti capita spesso, vero? Da quanto tempo è che non te la godevi così? Di' la verità...
    
    - In questo modo, probabilmente, mai - rispondo - da questo punto di vista è stata tutta una specie di "prima volta"...
    
    - Che con una come te, perdona la franchezza, è un gran bel risultato. Ma del resto avevo impostato tutti i parametri al massimo.
    
    - Quindi, se non mi è mai piaciuto così tanto fare un pompino, il merito è tuo? - gli chiedo.
    
    - Oh beh, in quel caso tu sei già vicina ai massimi. Di natura, direi. E' bastata una spintarella... Ma tanto che sei brava lo sai, no? Mi riferivo a un'altra cosa.
    
    Ho capito a cosa si riferisce. E lo guardo con un'aria metà desolata e metà indispettita. Come si guarda uno che ti ha appena rivelato per filo e per segno come e quanto ti ha truffata senza che tu ti rendessi conto di nulla e che, anzi, te l'ha fatto pure piacere.
    
    - Cioè, scusa una cosa, sei stato tu a farmi venire voglia di essere inculata, prima?
    
    - Beh, lo confesso, perdonami...
    
    - Ma... ma mi hai pure chiesto se fossi proprio sicura, esitavi... - ribatto.
    
    - Un po' di scena la dovevo fare, dai... - risponde con un sorrisino sfacciato.
    
    - Sei un cazzo di porco! Non è che sei un po' stronzo, sei proprio tanto tanto tanto stronzo!
    
    - E' vero, scusami, ma è anche vero che un culo come il tuo non si vede spesso... e poi hai gradito, no?
    
    - Ci mancava che decidessi di non farmelo piacere!
    
    - Ahahahah, comunque, detto tra noi, ti fai pagare ...
    ... anche poco per quel capolavoro... questo anche a prescindere dal fatto che non ti piaccia tanto.
    
    - Zitto, sono offesa! Non toccare più l'argomento!
    
    - Se è solo l'argomento, ok - dice allungando una mano sul sedere.
    
    - Stai calmo - reagisco togliendogli la mano da lì e mettendomela sul seno - piuttosto dimmi, non puoi far nulla per queste?
    
    - Sono il Salvatore, mica un chirurgo estetico.
    
    - Vabbè, ma mica chiedo tanto, una coppa in più... naturale, non finta. Sai quante volte mi hanno offerto di rifarmele? Non mi va.
    
    - E fai bene, sono belle così, non fare la scema.
    
    A differenza di quanto è avvenuto prima, la sua mano sulle tette non mi dà quella specie di frustata assurda che mi ha quasi resa incapace di intendere e di volere. Piuttosto, è come tornare a vedermi in terza persona e risalire ancora sulla macchina del tempo. Rivivere un’altra volta quel pomeriggio della ragazza sulle ginocchia del suo primo fidanzatino. Si baciano e lui infila la mano sotto il maglione e la camicetta, accarezza la piccola mammella, gioca con il piccolo capezzolo che si indurisce subito. Poi, quando il bacio finisce, le domanda incerto “lo facciamo?”. E lei, un po’ impaurita e un po’ vergognosetta, gli sussurra “sì…”.
    
    - Vabbè, meglio che a questo punto mi tolga dalle palle... – dice Emanuele scoprendosi dal piumone.
    
    - No, aspetta... – lo fermo.
    
    - Perché?
    
    - Perché hai aspettato otto anni, anche se cominci a salvare il mondo dal due gennaio non succede un cazzo. Vuoi ...
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