1. Il passaggio generazionale


    Data: 17/06/2022, Categorie: Etero Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    ... appoggia con il ginocchio sul piano di lavoro. L’altra è allungata ed ha il suo appoggio a terra, sul pavimento in legno. In questa posizione mi offre lo spacco aperto della sua passera ancora fradicia di sperma e poco sopra la rotondità inviolata del suo buco posteriore. Mi inumidisco un dito e lo infilo in quel foro grinzoso per allargarlo un po’. Lei si gira e protesta “fai piano, animale! Mi fai male.” La tengo ferma con una mano sulla spalla che esercita una forte presa su di lei. Mio padre intuisce la mia intenzione e prontamente dice “Aspetta. Ho quel che può fare per te.” Dal cassetto di uno degli armadietti dell’ufficio estrae un flacone a metà con del liquido trasparente. Capisco che è un gel lubrificante. Dunque il vecchio è attrezzato di tutto punto. Anche lui in passato ha goduto di quel buchetto stretto che ora mi appresto ad allargare a dovere! “Prendi e fai delicatamente senza farle male. Ricordati che te l’ho ceduta con il resto dell’agenzia ma che è libera di andarsene e di trovarsi un altro lavoro se non ti comporterai da gentiluomo e da signore con lei.”
    
    Mi calmo e cerco di raffreddare i miei istinti. Prendo a baciarle ed a mordicchiarle la schiena e le spalle ed a pizzicargli da dietro, stringendoli fra i polpastrelli del pollice e dell’indice, i capezzoli dei seni. Lei a quei baci ed a quelle carezze si rilassa, volta il suo viso verso me e ci baciamo. Sento la sua lingua in bocca, le sue labbra morbide ed umide sulle mie. Si lascia andare e mi bacia ...
    ... con passione, con quel trasporto tipico del bacio dell’innamorata. Anche il suo corpo lo sento fremere e vibrare ai miei tocchi ed alle mie carezze. Questa donna mi desidera e si sente. Avverto la sua voglia di scopare con me. Questa percezione mi fa nuovamente ribollire il sangue nelle vene. Ho bisogno di farla mia, di possederla con la carne. “Dammi il culo Valentina, vuoi?” Lei mi guarda con occhi supplichevoli “Quello che vuoi Alessandro, ma sii dolce, non essere violento”. Mi posiziono con il viso in mezzo alle sue natiche; prendo a leccarle il buchetto. Ha un sapore speziato che mi inebria. Lo allargo leggermente con le dita in modo da porci infilare la lingua dentro il più possibile. E’ una cosa che adoro fare alle donne e Paola non ha mai voluto che lo facessi a lei. Ha ragione mio padre: Valentina è quella valvola di sfogo che permette di salvare qualsiasi matrimonio.
    
    Ora la sua piccola apertura mi sembra più rilassata. Mi spalmo del gel sull’indice e sul medio destro e poco per volta li faccio entrare dentro Valentina, nel suo sfintere. Non incontro troppa resistenza e quando le dita sono dentro completamente comincio a muoverle in avanti ed indietro con movimenti lenti e regolari. Lei ha portato una sua mano alla fica e si accarezza delicatamente il clitoride. Ha gli occhi chiusi ed emette mugolii di piacere. Dopo qualche minuto avverto che la mia eccitazione è ormai matura e che non posso più controllarmi ulteriormente. Se mi ha permesso di violarle il buchetto ...
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