1. L'amica d'infanzia che poi...


    Data: 13/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Esploratore97, Fonte: Annunci69

    ... Il tutto accompagnato da un paio di scarpe con i tacchi alti. Non sembrava affatto la ragazza che ero abituato a vedere tutti i giorni.
    
    "Ehi cerchi qualcuno? Sono qui idiota!" Mi disse scherzando.
    
    "Ah eccoti! Beh, complimenti per il look!"
    
    "Grazie! Che dici entriamo?"
    
    Pagammo i biglietti ed entrammo a vedere il film.
    
    Quella sera il cinema era quasi vuoto. Ci sedemmo in mezzo al nulla, praticamente. Intimo e silenzioso. Il film era ambientato nel futuro. Una delle scene era ambientata in un sobborgo malfamato, con bar, crimine e prostitute. Una di loro, aveva tre tette! Ancora lo ricordo.
    
    Alla scena della prostituta con tre seni, esclamò in una nota di sopresa e forse disgusto, aggiungendo: "Io ne ho solo due ma sono più grandi, vero Frà?"
    
    "Mi piacciono entrambe. Forse potremmo fare una cosa a tre?"
    
    "Perché no!" E ci mettemmo a ridere.
    
    Verso la fine del film, senza alcun preavviso mise la mano sulla mia gamba e chinò la testa sulla mia spalla.
    
    "Sai... mi manca..."
    
    "Cosa Chiarè?"
    
    "Il nostro rapporto, la nostra amicizia, te..."
    
    "Anche a me manca quando uscivano insieme e...
    
    Vi risparmio parte del discorso. Pensai ad un certo punto di vuotare il sacco.
    
    "... comunque, tu mi sei sempre piaciuta."
    
    "Nel senso... che ti piaccio?!"
    
    "Forse non dovevo dirlo. Che sciocco!"
    
    "No aspetta, anche io provo, sì insomma qualcosa per te."
    
    Senza dir nulla presi tutto il mio coraggio e la baciai in bocca. Fu bellissimo. Eravamo presi dalla ...
    ... passione e poco tempo passò prima che cominciammo a strusciarci le mani sulle parti intime.
    
    Ci interrompe una maschera che aveva preso certi casinisti.
    
    "Continuiamo a casa, dai."
    
    "Va bene!"
    
    Appena finito il film. Uscimmo dalla sala e ce ne tornammo a casa. Aveva piovuto mentre eravamo in sala. Casa nostra non distava molto dal cinema, per cui andammo a piedi.
    
    Passammo per un viottolo con un solo lampione.
    
    Ad un certo punto mentre camminavamo, mi balza in testa un idea e d'istinto, la prendo e la spingo verso il muro della strada; e cominciamo a limonare. Lei, sopresa della mia iniziativa, non dice nulla. Serra le labbra sulle mie. Io mordo le sue, carnose e bagnate come dei petali di rosa ricoperti di rugiada. Mentre reggevo il suo viso tra le mani, ci scambiammo effusioni in quella via poco illuminata, eppure intima come una stanza d'albergo, per qualche strano motivo. Toccavo le sue cosce, mentre lei mi teneva le mani dietro il collo, facendole risalire fin dietro la testa, carezzandomi i capelli. Facevo risalire le mie dita a contatto con le calze prima e dopo, quando stavo addentrandomi sotto la sua gonna stile gotico, per cominciare a sentire la sua patatina a contatto con le mutande umide e calde, un gruppo di deficenti su una quattroruote ci fischia all improvviso e ci spaventa facendoci staccare all'improvviso e rovinando il momento. Entrambi incavolati osservavamo la macchina sgommare via.
    
    Presi dallo spavento ci rimettemmo a camminare verso casa,. ...
«1234...»